Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) il danese ha festeggiato il primo titolo in carriera sull’European Tour ed è entrato nella storia insieme al fratello gemello Rasmus. Due gli italiani nella Top 5: Laporta (quarto) e Edoardo Molinari (quinto).

Come vincere l’Open d’Italia ed entrare nella storia insieme al fratello gemello. L’impresa e al testo stesso i protagonisti che hanno firmato la bella storia sono i fratelli gemelli Hojgaard. Una settimana dopo il sucesso di Rasmus in Svizzera, all’Omega European Masters, al Marco Simone è arrivato quello di Nicolai che si è imposto nella 78esima edizione dell’Open d’Italia. Nella storia dell’European Tour non era mai accaduto che due fratelli riuscissero a trionfare consecutivamente sul circuito. E pensare che il vincitore, sul campo che ospiterà la Ryder Cup 2023, non avrebbe dovuto nemmeno esserci. C’è riuscito in extremis grazie ad una “wild card” concessagli dal presidente della Fig Franco Chimenti. 
Arrivato a Roma martedì sera, il danese non ha fatto nemmeno in tempo a vedere il campo, ma gli sono bastati quattro giorni per chiudere la gara con 271 colpi (66 69 65 71, -13) e un birdie decisivo alla buca diciotto che gli ha consentito di diventare il secondo giocatore più giovane a vincere l’Open d’Italia all’età di 20 anni e 177 giorni. Prima di lui l’impresa era riuscita nel 1926, nella seconda edizione della competizione, al francese Auguste Boyer (che insieme al belga Flory Van Donck detiene anche il record di vittorie, quattro, nel torneo) che s’impose all’età di 18 anni.   
Nicolai Hojgaard ha superato all’ultima buca l’inglese Tommy Fleetwood (tra i favoriti della vigilia) e il polacco Adrian Meronk, secondi con 272 (-12). Il miglior azzurro, invece, è Francesco Laporta che ha chiuso al quarto posto con 273 colpi (-11) davanti a Edoardo Molinari, 5/o con 274 (-10). Due italiani nella Top 10, dunque, mentre Guido Migliozzi si è dovuto accontentare del 34/o posto con 281 (-3) e Francesco Molinari del 52/o con 284 (par).
La favola di Nicolai Hojgaard, campione del DS Automobiles 78° Open d’Italia – Ha iniziato a giocare all’età di 4 anni, Nicolai Hojgaard. Professionista dal 2019, nella sua prima stagione sull’European Tour ha sfiorato l’impresa al KLM Open in Olanda chiudendo al secondo posto alle spalle dello spagnolo Sergio Garcia. In testa all’Open d’Italia dalla fine del terzo round, nel quarto e ultimo giro (chiuso in 71, par) il danese ha sentito la pressione: con due bogey (tre quelli di giornata) alla 14 e alla 15 ha rischiato di portare la contesa al play-off, ma nel momento clou, con un terzo colpo perfetto alla 18 (par 5), si è guadagnato l’opportunità del putt della vittoria. Il successo gli ha fruttato 485.330,00 euro a fronte di un montepremi complessivo di 3.000.000 e gli ha permesso di recuperare 85 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dove adesso si trova in 26° posizione. Bello l’abbraccio finale con il fratello Rasmus, con cui nel 2018 ha trascinato la Danimarca al successo all’Eisenhower Trophy, campionato mondiale a squadre per dilettanti. 

CLASSIFICA

I gemelli Hojgaard
Franco Chimenti e Francesco Laporta, migliore italiano del 78° Open d’Italia