Un’idea firmata Gianmario Sbranchella e Adriano Manzoni: diciassette gare su alcuni dei campi più belli d’Italia, con finale il 21 ottobre all’Ambrosiano. Primo appuntamento domenica 23 maggio al Golf Club di Menaggio & Cadenabbia.

Per molti il forzato Lockdown è stato anche un momento di riflessione, un periodo per potere riordinare idee e perfezionare nuovi programmi. Lo è stato anche per Gianmario Sbranchella e Adriano Manzoni che prima della pandemia avevano legato i loro nomi al circuito Indian Golf Club, un torneo che negli anni ha riscosso un notevole successo, ma che nel post-covid non vedremo più. Al suo posto ci sarà un nuovo circuito, l’Italy Golf Cup nato sempre per volontà Gianmario Sbranchella e Adriano Manzoni, due “avventurieri” nel senso buono del termine, che nel 2018, non proprio più ragazzini, con molti anni di esperienza come imprenditore l’uno e di libero professionista e consulente l’altro, hanno ritrovato la voglia e l’energia per vivere insieme una nuova ed emozionante avventura.

Gianmario Sbranchella

Prima di scoprire le peculiarità del Circuito cerchiamo di capire cosa ha spinto Sbranchella e Manzoni a percorrere questa nuova strada.
Sicuramente la spinta iniziale è venuta dalla grande passione per il golf di Gianmario nata, come dice lui “per errore una ventina d’anni fa quando ormai, non proprio più ragazzino, avendo superato allora la soglia dei cinquant’anni, mi feci convincere da un amico a fare due “colpi” di prova al Golf Club Ambrosiano. Da li è nata la malattia del golfista, tanto che dall’anno successivo utilizzai il golf quale scusa e strumento di promozione della mia attività che all’epoca era la Camera di Commercio Indiana per l’Italia, di cui sono stato vicepresidente esecutivo per quasi vent’anni”.
Con questa scusa Sbranchella è arrivato ad organizzare fino 15/16 gare all’anno sotto il cappello della Camera di Commercio, ma a un certo punto l’impegno, sia organizzativo sia economico, era diventato troppo gravoso da sopportare per un’unica entità. È a questo punto che Gianmario ha chiesto un consiglio a Manzoni, consulente di comunicazione e marketing, che, però, come dichiara lui apertamente, nel 2016 di golf a tutto tondo non ne sapeva nulla. Adriano decide di seguire Gianmario in tutte le gare del 2016 per studiare sia il gioco del golf, ma specialmente cercare di capirne l’ambiente, le dinamiche e le prospettive.
Nel 2017 Adriano prospetta a Gianmario un piano di sviluppo triennale di quello che all’epoca era il Circuito della Camera di Commercio Indiana per l’Italia, ma che aveva come unico obiettivo quello di fidelizzare il numero maggiore di golfisti e dell’ambiente del golf in generale, per poi arrivare ad una trasformazione radicale del Circuito, sia come immagine sia come finalità.
Nel 2018 venne così registrato il marchio Italy Golf Cup dandosi i due anni successivi per la realizzazione del piano di fidelizzazione e fissando al 2021 l’anno della presentazione del nuovo brand e del Circuito Italy Golf Cup. Certo, la situazione pandemica ha ostacolato non poco il lavoro di pianificazione, ma la volontà e la convinzione della bontà del loro progetto non ha impedito a Gianmario e a Adriano di proseguire nella loro affascinante avventura.

Adriano Manzoni

Manzoni, il vostro nuovo Circuito Italy Golf Cup punta a differenziarsi da altri circuiti, alcuni oltretutto già affermati e conosciuti: pensate di trovare spazio per il vostro progetto?
“Prima di tutto voglio dire che a convincermi ad impegnarmi in questo nuovo progetto è stata la passione incredibile per il golf che ho visto in Gianmario e in tanti amateur che ho avuto modo di conoscere in questi ultimi anni. Una passione che travalica e altera spesso l’idea preconcetta che molti hanno del golf. Personalmente, oltre alla grande passione penso che il golf abbia un target su cui puntare. Non voglio annoiarvi con tecnicismi di marketing, ma sono convinto che il golf amatoriale non a livello professionistico che ha tutt’altre dinamiche, seppur numericamente circoscritto è sì molto esigente, ma anche particolarmente, passatemi il termine, sensibile alla qualità con la Q maiuscola. Partendo da qui io e Gianmario abbiamo iniziato a pensare cosa doveva essere Italy Golf Cup, ovvero un brand di garanzia di qualità ed eccellenza per il golf amatoriale, così come lo è, nelle dovute proporzioni, il “Made in Italy” in tutto il mondo. Italy Golf Cup deve offrire ai golfisti che parteciperanno a una nostra gara garanzia e sicurezza, non solo legata al percorso di gioco, ma anche a tutto il contorno delle nostre gare. Non solo Golf Club prestigiosi, ma anche quelli che garantiscono un alto grado di simpatica accoglienza, disponibilità, buon umore; insomma, l’obiettivo è quello di mettere il giocatore-cliente appassionato golfista a proprio agio sia in campo che fuori, felice di trascorrere un’intera giornata al Club e non limitarsi alle 4-5 ore di gara per poi scappare via”.
A prima vista il calendario sembra molto interessante anche per la scelta delle località.
“Abbiamo scelto alcuni campi con destinazione turistica per dare modo ai giocatori che lo vorranno di trascorrere non solo un giorno di golf, ma con la scusa della gara di potersi anche godere un lungo weekend o qualcosa di più. Sempre per puntare sulla qualità dei percorsi di gara ci siamo avvalsi della consulenza del Maestro Coach PGA Paolo De Ascentiis che è riuscito a confezionare una varietà di percorsi per soddisfare un po’ tutti i palati; dal percorso molto tecnico e impegnativo a quello un po’ più semplice ma mai banale, a quello di montagna da cui poter dominare l’arco alpino, a quello dove l’orizzonte si perde nell’azzurro del mare. Posso affermare che la filosofia, strategia e obiettivi del brand “Italy Golf Cup®” sono tutti racchiusi nel suo headline “Special Brands Ambassador”, ossia diventare contenitore e ambasciatore dei migliori brands della PMI nel seppur limitato, ma molto qualificato mondo del golf. Il brand “Italy Golf Cup®”, così come la denominazione “Made in Italy”, ha un appeal internazionale che fatto oggetto di indagine e sondaggio è risultato in grado di potere essere accolto in modo eccellente in alcune nazioni a noi vicine come Germania, Austria, Svizzera, Spagna”.
Obiettivi a breve e lungo termine?
“Nella tempistica di sviluppo del progetto “Italy Golf Cup®” è ben definito l’obiettivo che, dopo essersi consolidato per almeno il primo anno in Italia, il brand dovrà utilizzare il proprio appeal per essere presente costantemente con alcune gare internazionali e connotarsi quale vetrina ideale per brands italiani all’estero e contemporaneamente ricoprire il ruolo di promoter per entità, specialmente turistiche/golfistiche italiane, ma non solo, allo scopo di movimentare golfisti/turisti tra le strutture associate in partnership. Un’avventura e una scommessa in cui io e Gianmario Sbranchella crediamo fortemente, anche perché confortati da tanti imprenditori a cui abbiamo sottoposto il nostro progetto: alcuni hanno aderito già da quest’anno nonostante le immense difficoltà dovute al Covid, e li ringraziamo immensamente, altri sono pronti a subentrare in corsa, appena le condizioni glielo consentiranno, o con la prossima stagione”. 

Il Circuito inizierà domenica 23 maggio dal Golf Club Menaggio e Cadenabbia e si svilupperà attraverso 17 gare in 16 diversi Golf Club distribuiti dal Trentino, alla Lombardia, dal Piemonte alla Toscana all’Emilia Romagna, per concludersi il 21 ottobre con la finale Nazionale al Golf Club Ambrosiano.
I quattro fortunati vincitori delle tre categorie, più il primo Lordo, potranno poi continuare il loro percorso con il premio di un soggiorno golf di 3 giorni nell’affascinante atmosfera di Andermatt in Svizzera, dove saranno i primi ambasciatori internazionali dell’Italy Golf Cup.

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