Dal -12 del giro inaugurale al -4 di oggi: adesso alle spalle dell’inglese incalza il connazionale McGovan (-14). Primo degli italiani Lorenzo Scalise (-8): con lui hanno superato il taglio anche Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Federico Maccario e Renato Paratore.

Frena, ma resta primo. Frena, ma sommando le due giornate eguaglia lo score più basso nella storia del torneo dopo 36 buche. A Laurie Canter, grande protagonista dell’avvio del 77° Open d’Italia, è bastato un -4 di giornata per rimanere da solo al comando della classifica con 128 colpi totali (60, 68: -16), anche se alle sue spalle si è avvicinato il connazionale Ross McGovan che, con un ottimo giro in 64 (-8) si è portato a due soli colpi (130 – 66, 64 -14). La strada, in ogni caso, è ancora lunga e alle spalle dei due può succedere di tutto, anche perché i ritardi degli inseguitori non sono poi così abissali: in terza posizione a -12 c’è il sudafricano Dean Burmester (132 colpi: 64, 68; -12), in quarta a -11 il danese Joachim B. Hansen (133 colpi: 64,69; -11), mentre in quinta a -10 si trovano lo spagnolo Adrian Otaegui (67,67), il francese Robin Roussel (66, 68) e il danese Nicolai Højgaard  (67, 67; -10). 
Nella giornata del taglio (si è giocato sotto la pioggia), caduto a -4, tra i big si sono salvati Martin Kayner, che con un -6 di giornata è risalito in ottava posizione (-9), e Lee Westwood che con un -5 totale si trova in 54° posizione.
Primo degli italiani, diciottesimo, è Lorenzo Scalise (-8) e come lui hanno superato il taglio Guido Migliozzi (31°,-7), Francesco Laporta (45°, -6), Lorenzo Gagli (54°, -5), Federico Maccario (62°, -4) e Renato Paratore (-4). Per un solo colpo (-3) non ce l’hanno fatta il dilettante Andrea Romano, Enrico Di Nitto e Nino Bertasio. Più staccati hanno finito il loro Open anche Stefano Mazzoli, Edoardo Molinari, Giulio Castagnara, Filippo Bergamaschi, Matteo Manassero, Andrea Saracino, Aron Zemmer e l’ammirevole Tommaso Perrino.

CLASSIFICA

Hanno detto

Laurie Canter: “Voglio cercare di confermare questo livello di gioco anche nel terzo round per potermi giocare le chance di vittoria domenica. Oggi ho avuto un ottimo inizio con tre birdie nelle prime quattro buche ma nelle seconda frazione di gara ho rallentato e il bogey alla 11 mi lascia l’amaro in bocca perché in un par 5 bisogna capitalizzare al meglio le occasioni da birdie”.

Lorenzo Scalise: “Sono soddisfatto della mia gara nonostante non sia stato preciso da tee a green come nel primo round. Per raggiungere la vetta, però, bisogna fare ancora meglio. Questo campo va rispettato perchè abbina lunghezza e green belli, ma con tante pendenze. Non ho fatto nessun bogey, ho realizzato tre birdie e guardo al weekend con fiducia con l’aiuto di un nuovo caddie, Oliver Briggs, che ha grande esperienza sul tour”. 

In breve

Van Meijel, due buche per restare in gara – L’olandese Lars Van Meijel, 62° con “meno 4” dopo 16 buche, non ha completato il giro per sopravvenuta oscurità e lo finirà nella mattinata di sabato. Non inciderà ai fini della classifica, ma deciderà da solo il proprio destino. Se riuscirà o meno a superare il taglio, caduto a 141 (-3), rimarranno in gara 67 o 66 concorrenti (compresi in ogni caso sei italiani), che nei due turni conclusivi si contenderanno il montepremi di un milione di euro dei quali 160.650 andranno al vincitore.

Una laurea negli States e un talento oltre il green, il Dottor Scalise miglior azzurro – E’ nato il 18 luglio del 1995 e, ancora una volta, Lorenzo Scalise è tra le grandi sorprese dell’Open d’Italia. Un déjà vu per il 25enne di Vimercate che già nel 2015, al Golf Club Milano, ha scritto una pagina importante del torneo piazzandosi all’undicesimo posto, miglior risultato raggiunto da un amateur all’Open d’Italia. Professionista dal settembre 2018, Scalise nella sua giovane carriera s’è distinto in campo e negli studi abbinando al percorso agonistico quello scolastico e universitario conseguendo una laurea in Design dell’Ambiente alla University of Tennesse, negli Stati Uniti. 
Ha iniziato a giocare a golf all’età di 9 anni. entrando nel giro azzurro nel 2011, anno in cui ha vinto il Trofeo Raffaele Cacciapuoti ed è stato finalista nel Campionato Cadetti. Nel 2017 s’è laureato Campione Italiano medal, cogliendo un secondo posto agli Europei individuali. Poi il passaggio tra i big, l’arrivo sull’European Tour e ora un Open d’Italia fin qui da incorniciare e ricordare. 

Perrino, la favola del golf oltre ogni barriera – Un Open d’Italia indimenticabile, vinto ancor prima di scendere in campo. Tommaso Perrino – campione paralimpico alla sua prima partecipazione alla massima manifestazione golfistica italiana – non è riuscito a superare il taglio fermandosi al 112° posto con 151 colpi (75 76 +7), ma la caparbietà e la passione che hanno caratterizzato ogni suo colpo ne fanno il vincitore morale di questa edizione. Un sogno trasformato in realtà grazie all’invito del Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti che conferma la forza inclusiva di uno sport che va oltre ogni barriera. 

Sorprese McGowan e Van Driel, per loro lo score più basso del secondo round – McGowan, 38enne di Basildon (contea di Essex, Inghilterra) e Van Driel, 31enne di Leidschendam (Olanda), sono stati i grandi protagonisti del “day 2” dell’Open d’Italia firmando il miglior parziale di giornata. Prova bogey free sottolineata da un 64 (-8) e caratterizzata da 8 birdie per entrambi. McGowan nel suo palmares vanta 7 vittorie a livello professionistico, una delle quali arrivate nel 2009 sull’European Tour al Madrid Masters. Grande appassionato di sport, ama il calcio (è tifoso dell’Aston Villa) ma anche il cricket, il rugby e il football americano passione, quest’ultima, nata in America dove s’è laureato alla University of Tennesse. Mentre Van Driel in bacheca ha collezionato 6 vittorie tra i pro di cui due sul Challenge. Una storia interessante, la sua. Con l’olandese che all’età di 18 anni, dopo una frattura alla mano destra – e conseguenti complicazioni post operatorie – ha lasciato il golf cominciando a studiare economia e marketing sportivo al Johan Cruyff Institute salvo poi accettare un posto di lavoro offertogli da un famoso brand sportivo. E’ tornato sul green nel 2015 e dopo essere diventato professionista ha raggiunto la vetta dell’ordine di merito sull’Alps Tour (un successo sul circuito) giocando poi la coppa del mondo al fianco di Joost Luiten, tra gli uomini di punta del golf olandese. 

Il torneo in TV – Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport. Terza giornata, sabato 24 ottobre. Sky. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD), dalle ore 13 alle ore 17,30. Su Sky Sport 24 e Sky Sport Arena: Studio Golf, dalle ore 12,45 alle ore 13 e dalle ore 17,30 alle ore 17,45. Rai Sport+HD. Nella notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25, sintesi dalle ore 0,30 alle ore 1,15.