Dopo la riunione di lunedì, la sensazione è che si sia fatto un importante passo in avanti. Una risposta da parte di Sapadora attesa nel giro di tre-quattro giorni.

Il giorno dopo la riunione d’insediamento della Commissione Federale, istituita per l’emergenza coronavirus, la sensazione è che un piccolo passo avanti sia stato fatto. 
La commissione, che nelle prossime ore si riunirà di nuovo, ha stilato una bozza di protocollo che è stata subito recapitata anche a Vincenzo Spadafora, Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Il presidente Franco Chimenti, oltre ad Andrea Pischiutta (Consigliere Federale), Maria Salvaggio (Segretario Generale FIG), Claudia Coletta (Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Esterne FIG), Francesco Le Foche (Medico immunologo e infettivologo), Massimiliano Montone (esperto in materie giuridiche), Filippo Barbè (Presidente PGAI), Franco Piras (Direttore de Le Rovedine e architetto) e Corrado Graglia (Arbitro Internazionale), sono in continuo contatto tra loro e per fare altri passi importanti aspettano che Spadafora metta a punto le norme interpretative che possano permettere al golf, e agli altri sport, di riprendere l’attività amatoriale. Difficile prevedere i tempi, ma i soliti bene informati sono sicuri che una risposta dovrebbe arrivare nel giro di tre-quattro giorni al massimo.

Come ormai noto, il DPCM del 26 aprile 2020 ha previsto la ripresa dell’attività sportiva individuale (art. 1, co. 1, lett. f del DPCM del 26.4.2020), senza limiti di distanza rispetto alla propria abitazione, favorendo così la possibilità di esercitare anche l’attività golfistica; inoltre ha previsto la possibilità di eseguire sessioni di allenamento per atleti professionisti e non, atleti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalla rispettiva Federazione (art. 1, co. 1, lett. g del DPCM del 26.4.2020), senza tuttavia chiarire se e come sia possibile raggiungere gli impianti sportivi.

Questa la bozza di sintesi del Protocollo federale per la ripresa del Golf, inviata al Ministro dello Sport.
Il gioco del golf si svolge in maniera individuale e all’aria aperta con un indice di affollamento del campo di gioco enormemente inferiore ai criteri più restrittivi previsti dalle norme in materia. L’attività sportiva golfistica prevede il mantenimento di distanze di sicurezza adeguate, atte a garantire quantomeno il distanziamento sociale previsto dalle normative e prescrizioni delle Autorità Nazionali e Locali. Pertanto, se ne deduce che giocare a golf è tra le attività sportive più sicure praticabili a livello individuale.
La Federazione Italiana Golf, fermo il rispetto dei provvedimenti emessi dalle Autorità Nazionali e locali in materia di contenimento del contagio da Coronavirus, per favorire la ripresa dell’esercizio della pratica golfistica e della gestione dei Circoli di golf, rifacendosi anche alle linee guida del Golf and Health Project, dispone di seguito le proprie linee guida di massima, a cui seguirà un dettagliato Protocollo federale a disposizione dei Circoli stessi.

1) A tutela della salute dei giocatori tesserati FIG, i Circoli affiliati e aggregati – che intendono svolgere attività sia essa amatoriale che agonistica – sono tenuti responsabilmente ad adeguare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in conformità alla normativa vigente in materia (Legge n. 81/2008 e DPCM del 8, 9 e 11 marzo 2020, 10.4.2020 e del 26.4.2020) , definendo procedure e protocolli operativi di contrasto al rischio biologico in atto, anche a tutela della sicurezza sul lavoro.

2) Le attività e la modalità di fruibilità degli spazi sociali (spogliatoi e aree comuni), delle aree di allenamento (campo pratica, putting e pitching green), delle attività commerciali (ristorazione, pro-shop ed altre) e le operazioni di segreteria/front desk, oltrechè definite nel DVR aggiornato, dovranno svolgersi nel rispetto e in conformità alla normativa in vigore e successive modifiche.

3) I Circoli, oltre a quanto normato dalla FIG per lo svolgimento in sicurezza del gioco, disciplineranno sotto la propria responsabilità il comportamento dei giocatori nell’ambito delle strutture in relazione alle specificità dei singoli impianti, in ottemperanza a quanto previsto nei rispettivi DVR e in conformità a quanto previsto dalle  normative e prescrizioni delle competenti Autorità Nazionali e Locali.

4) I giocatori e frequentatori del Circolo dovranno svolgere l’attività sportiva golfistica con atteggiamento socialmente responsabile nei comportamenti individuali, inspirandosi al presupposto che ognuno possa essere inconsciamente portatore del virus e, dall’altra parte, possa essere contagiato.

5) I giocatori, in ogni circostanza e occasione di interazione tra di loro, sotto la propria responsabilità individuale e personale nei confronti di terzi, dovranno garantire il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria e di distanziamento sociale previste dai provvedimenti delle Autorità Nazionali e Locali (Decreti, Ordinanze e Circolari del Ministero della Salute).

6) La Commissione federale, istituita ad hoc per l’emergenza sanitaria da Coronavirus, ha identificato quali fattori potenziali di rischio sul campo qualsiasi equipaggiamento che non sia il proprio e qualsiasi altro oggetto con cui i giocatori possano entrare in contatto.

7) Per garantire la pratica del golf in totale sicurezza dei tesserati a tutti i livelli (professionisti, giocatori dilettanti di livello nazionale e amatori), la Commissione ha recepito il documento redatto dal Comitato Regole e Campionati e dal Comitato Handicap e Course Rating contenente regole, raccomandazioni e indicazioni tecniche per il gioco del golf nelle giornate di allenamento e nelle partite amichevoli, nonché durante lo svolgimento delle gare di circolo, compatibilmente con le normative vigenti in tema di ripresa delle attività e a mitigazione delle criticità evidenziate.