Lo scozzese si è imposto alla prima buca di spareggio sul favorito Fitzpatrick. Edoardo Molinari (27°) il migliore degli italiani. Era dal 1999 (Dean Robertson a Torino) che uno scozzese non vinceva l’Open d’Italia.

Robert MacIntyre ha vinto (270 colpi, -14) il 79° Open d’Italia superando con un birdie alla prima buca di spareggio l’inglese Fitzpatrick con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche della gara. Al terzo posto, con 271 (-13) Perez, quarto Mclfroy. Il migliore tra gli italiani è stato Edoardo Molinari, 27° con 282 (-2), seguito da Francesco Molinari e Guido Miglozzi (37i a -1).
L’ultimo giro è stato molto combattuto e ricco di colpi di scena, MacIntyre ha rimontato dal settimo posto con un parziale di 64 (-7, dieci birdie, tre bogey), miglior score di giornata. Con sei birdie sulle prime nove buche ha recuperato sei colpi a Fitzpatrick, leader dopo tre turni, che è rimasto ancorato al par, mentre il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del world ranking, si presto defilato dalla corsa al titolo. Poi lo scenario è cambiato, perché lo scozzese ha rallentato. Sulla buca 14 ha segnato un bogey che si è combinato con un eagle dell’inglese, il quale era alla 12, e ha perso i tre colpi di margine che aveva. Nella volata conclusiva hanno provato a inserirsi il francese Victor Perez, l’inglese Aron Rai e anche McIlroy in tardivo recupero, ma senza fortuna. Nel finale ha fatto tutto Fitzpatrick. Alla buca 17 ha segnato un bogey, alla buca 18 ha recuperato il playoff con un birdie (67, -4, un eagle, tre birdie, un bogey), ma nello spareggio ha mancato un putt di circa tre metri per prolungarlo.
Il vincitore – Robert MacIntyre, 26enne di Oban con 85 presenze sul DP World Tour, ha iniziato a giocare a golf a 17 anni, dopo aver praticato il suo sport preferito, lo shinty. Ha preso la “carta” per il circuito maggiore nel 2018 attraverso la money list del Challenge Tour. Si è messo subito in evidenza nel 2019 con ottime prestazioni (tre volte runner up e sesto nel The Open) e a fine stagione è stato premiato quale “Rookie of The Year”. L’anno dopo è arrivato il suo primo successo nell’Aphrodite Hills Cyprus Showdown. 
Era dal 1999 (Dean Robertson a Torino) che uno scozzese non vinceva l’Open d’Italia. MacIntyre è stato gratificato con un assegno di 510.000 euro su un montepremi di 3.000.000 di euro.
Gli italiani – Edoardo Molinari (70 72 72 68) è risalito dal 53° posto con un 68 (-3, sei birdie, tre bogey) ed è stato affiancato al 27° dal danese Nicolai Hojgaard, che non è stato mai in corsa per difendere il titolo, mentre Francesco Molinari e Guido Migliozzi hanno realizzato lo stesso score del norvegese Viktor Hovland, numero dieci al mondo, tra i più attesi della vigilia insieme a Fitzpatrick e a McIlroy. Ha esordito al professionismo Filippo Celli, 61° con 287 (+3), dopo la splendida estate in cui ha vinto il Campionato Europeo Individuale, la Silver Medal quale miglior dilettante al The Open e il Campionato Mondiale a Squadre con gli azzurri. Poco dietro Stefano Mazzoli, 67° con 288 (+4), e i due dilettanti che con molto merito hanno portato a termine il torneo. Flavio Michetti, 69° con 289 (+5), tesserato per il circolo ospitante, ha ricevuto il Trofeo DS Automobiles quale miglior amateur, e Marco Florioli, 74° con 292 (+8), campione del mondo a squadre con gli azzurri insieme a Celli (e a Pietro Bovari).
Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023, ha preceduto di un colpo il capitano, l’inglese Luke Donald, 34° con 283 (-1), ma ha fatto meglio dei due l’altro vice capitano, il danese Thomas Bjorn, 25° con 281 (-3).

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