PGA Tour: nel The American Express l’azzurro sfiora l’impresa e chiude al sesto posto. Per l’italiano è il migliore risultato sul massimo circuito americano dall’aprile del 2019. In California successo per lo statunitense Swafford.

Francesco Molinari ha sfiora l’impresa in California dove ha chiuso il “The American Express”, torneo del PGA Tour, al sesto posto con un totale di 269 colpi (67 67 67 68, -19). A vincere il torneo è stato l’americano Hudson Swafford che, con uno score di 265 (70 65 66 64, -23), è ritornato così a vincere questo appuntamento (dopo averlo già fatto suo nel 2017) cinque anni dopo la prima volta. Per lui, in 205 apparizioni, è il 3/o titolo in carriera sul circuito.
Negli Usa, tra i grandi protagonisti, una vetrina se l’è meritata anche “Chicco” Molinari, capace di raccogliere il miglior risultato sul PGA Tour dall’aprile 2019 quando sfiorò l’impresa al The Masters (vinto da Tiger Woods), terminato poi al quinto posto. Al Pete Dye Stadium Course (par 72), il quarto round per il torinese è iniziato male, con due bogey alla buca due e alla tre (entrambi par 4). Poi, il re della Ryder Cup 2018 di Parigi ha cominciato a macinare gioco e colpi realizzando tre birdie (alla 4, alla 6 e alla 7). Altre due prodezze alla 11 e alla 12 seguite da quelle firmate alla 15 e alla 16. Ed è proprio a due buche dalla fine che Molinari, per la prima volta nel torneo, ha raggiunto la vetta della classifica. Ma Swafford, che come lui aveva chiuso il “moving day” in quinta posizione, dopo un bogey alla 15 (par 4) ha realizzato prima un eagle show alla 16 (par 5), quindi un birdie alla 17 che ha chiuso la contesa. Un bogey alla 18 non ha permesso a Molinari di posizionarsi al terzo posto, ma resta la soddisfazione per quanto è riuscito a fare al debutto nel 2022, una Top 10 (proprio come nel 2021 quando al The American Express si classificò ottavo) che ha dato la sensazione di essere tornato a giocare su grandi livelli. Ventiquattresimo alla fine del primo round, dodicesimo a metà gara, Molinari è salito al quinto posto nel terzo round. Sono in totale venticinque i birdie realizzati dal 39enne piemontese, con sei bogey (di cui tre arrivati nelle ultime 18 buche). 
Con questo risultato Molinari è balzato dalla 249/a alla 181/a posizione del world ranking e dalla 222/a alla 116/a nella FedEx Cup.
Sono contento della prestazione. Si tratta di un buon inizio di stagione e ora spero di continuare così. C’è poco tempo per riposare, mi aspetta un periodo impegnativo”. Queste le parole di Molinari che dal 26 al 29 gennaio, a San Diego, sempre in California, sarà tra i giocatori più attesi del Farmers Insurance Open.
Stesso score del torinese per gli americani Danny McCarthy e Will Zalatoris (secondo nel 2021 al The Masters). Runner up dell’evento è lo statunitense Tom Hoge, secondo con 267 (-21) davanti ai connazionali Brian Harman, Lanto Griffin e Lee Hodges (in testa al termine del terzo round), tutti 3/i con 268 (-20). Nono posto (270, -18) per Patrick Cantlay, 14/o (274, -14) per lo spagnolo Jon Rahm, numero 1 mondiale.Come detto a far festa è stato Swafford che succede nell’albo d’oro al sudcoreano Si Woo Kim (quest’anno 11/o con 272, -16). Il 34enne di Tallahassee (Florida) ha iniziato l’atto decisivo del The American Express con un bogey prima di realizzare quattro birdie nelle prime nove. Tre birdie anche al via delle seconde nove buche, poi alla 13 e alla 15 due bogey, ma nel mezzo ha firmato un birdie alla 14. Le mani sul titolo le ha messe alla 16 e alla 17, un risultato che ha permesso a Swafford di entrare nella Top 100 del ranking mondiale, passando dalla 166/a alla 61/a posizione (per lui un assegno di 1.368.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 7.600.000.

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