Eurotour: lo spagnolo vince il World Tour Championship diventando il numero uno in Europa. In un emozionante finale battuto Tommy Fleetwood. Migliozzi 16°, Molinari 40° e Pavan 49°.

Chiamiamola impresa, un’impresa firmata Jon Rahm. Il 25enne di Barrika, con 269 colpi (66, 69, 66, 68: -19), si è aggiudicato il DP World Tour Championship, ottavo e ultimo evento delle Rolex Series, che ha di fatto chiuso la stagione dell’European Tour incoronando lo spagnolo giocatore numero uno in Europa. L’impresa di cui abbiamo accennato è legata all’emozionante ultimo giro con Rahm che ha avuto la meglio per un solo colpo su Tommy Fleetwood (270, -18), rinvenuto di prepotenza nelle ultime sette buche a suon di birdie (cinque). Rahm, raggiunto dall’inglese, si è trovato a dover tirare sulla 18ª buca un putt per il birdie che valeva cinque milioni di dollari, tre milioni di prima moneta (premio più alto per una gara in assoluto nel mondo) su un montepremi di otto milioni di dollari, il più cospicuo del circuito, più altri due milioni di dollari di bonus per la Race to Dubai (ordine di merito). Ebbene il suo putt lungo circa due metri, dopo una magistrale uscita dal bunker, è andando a buon fine coronando così il sogno cullato alla vigilia.
Rahm, con sei successi sull’European Tour (unico con quattro nelle Rolex Series istituite nel 2017) e tre sul PGA Tour, è il secondo spagnolo a vincere la money list sul circuito dopo Severiano Ballesteros. Ha fatto meglio invece del grande campione iberico limitatamente a sei titoli siglati fino ad ora, poiché ci è arrivato dopo 40 gare disputate, contro le 55 che erano servite al suo connazionale per lo stesso traguardo. Il successo lo ha anche fatto salire al terzo posto nel World Ranking.
Nota di merito per Mike Lorenzo Vera, leader per tre turni, terminato alle spalle dei due protagonisti con 271 colpi (-17), mentre Rory McIlroy ha chiuso in quarta posizione con 276 (-12), dopo una prestazione estremamente altalenante. In alta classifica, però mai in corsa per il titolo, Danny Willett, quinto con 277 (-11), Sergio Garcia, Tom Lewis e Thomas Pieters, sesti con 278 (-10).
“Sento che vorrei piangere per l’emozione – ha detto Rahm –. Avevo tanti colpi di vantaggio, ma mi sono ritrovato a dover imbucare l’ultimo putt per vincere. Tante volte avevo sognato di fare birdie sulla buca finale per conquistare un titolo e ora questo sogno si è avverato. E’ stata veramente dura. Può succedere che ci siano dei ribaltamenti anche inattesi durante una gara, ma la mia forza è stata quella di tenere duro dopo aver perso un po’ di concentrazione a partire dall’ottava buca. Comunque non pensavo di esprimermi a questo livello dopo sei settimane di riposo”.
In gara c’erano anche tre gli azzurri e Guido Migliozzi ha ottenuto il migliore risultato, un 16° posto (283 – 73, 70, 68, 72: -5) al termine di una buona prima stagione sul tour. Ancora una volta, invece, la delusione è arrivata da Francesco Molinari, solo 40° con 289 colpi (69, 76, 71, 73: +1), mentre Andrea Pavan ha chiuso al 49° posto con 297 (77, 74, 71, 75: +9).

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