L’americano vince in Giappone (“Zozo Championship”) superando Hideki Matsuyama e a 44 anni mette un’altra preziosa perla nella sua bacheca. 

Negli ultimi tempi ci aveva abituato ad alti e bassi, anche se la stoffa del campione non era mai venuta meno. Giusto il tempo per riordinate le idee e mette a punto la propria forma ed ecco che la “Tigre”, Tiger Woods, ha lasciato nuovamente il segno. Lo ha fatto alla sua maniera, dando spettacolo e vincendo in Giappone lo “Zozo Championship”, gara dominata dalla prima all’ultima buca. Ma quella di Woods non è stata una vittoria normale perché il suo successo l’ha portato ad eguagliare il record del mitico Sam Snead con 82 titoli nel PGA Tour, un primato che il grandissimo del passato aveva fissato nel 1965, 54 anni fa.
Alla vigilia nessuno avrebbe scommesso sulla vittoria di Tiger Woods, anche perché l’ex numero uno mondiale rientrava in gara a distanza di quasi due mesi dall’ultima esibizione, quella nel BMW Championship di agosto, al termine del quale il campionissimo fu costretto a sottoporsi a un nuovo intervento al ginocchio. La storia, però, ci ha insegnato che tutto quello che fa Tiger è sempre fuori dalla normalità. E così è stato anche sul percorso dell’Accordia Golf Narashino (par 70), a Chiba, dove Woods ha chiuso la gara con 261 colpi (64, 64, 66, 67: -19) conquistando il secondo titolo stagionale, dopo quello di aprile (quindicesimo major grazie al primo posto nel Masters). L’americano ha relegato al secondo posto (264, -16) il giapponese Hideki Matsuyama, incassando un assegno di 1.755.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari, premio che gli ha permesso di superare il traguardo dei 120.000.000 di dollari guadagnati in carriera.
“Certo, 82 è un gran numero – ha detto Woods – e significa anche che ho passato un lungo periodo sui campi da golf. Sono stato veramente fortunato ad avere una carriera di questo genere”.
Tiger, che ha firmato il record a quasi a 44 anni, contro i 52 che aveva Snead quando siglò l’ultimo successo (Greater Greensboro Open), ha aggiunto: “Sono quanto mai orgoglioso di avere affiancato un tale campione. Non immaginavo di tornare e questi livelli. Per quanto riguarda la mia attività, spero di continuare ancora per parecchi anni. Se me lo avessero chiesto qualche tempo fa, quando addirittura pensavo che non sarei riuscito neanche a camminare normalmente, avrei dato una risposta diversa, ma sicuramente il futuro mi sembra più luminoso”.

CLASSIFICA