Tiger arriva secondo (insieme a Reed) ad un solo colpo dall’inglese, protagonista di un grande recupero. E tra meno di un mese si gioca il Masters di Augusta.

Un secondo posto che per lui vale una vittoria. È vero che Paul Casey (274, -10) si è aggiudicato il Valspar Championship (PGA Tour) 2018, ma il vero protagonista è stato lui, Tiger Woods, arrivato secondo (275, -9), insieme a Patrick Reed, battuto di un solo colpo.
Un epilogo impensabile se solo si ritorna indietro di qualche mese, quando ai più Woods sembrava ormai diventato un ex. Dopo la prova offerta sul Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor, invece, ora le prospettive per l’ex numero uno del mondo sono diverse e un successo che per lui manca da 4 anni e sette mesi, non sembra più solo un sogno.
La prestazione di Woods, adesso, rischia però di offuscare l’impresa di Casey che per arrivare così in alto, ha dovuto recuperare, solo nell’ultimo giro (-6), ben dieci posizioni. Quando ha finito la sua prova, davanti a lui c’erano ancora nove team e dal quel momento per l’inglese è iniziata un’attesa non certo divertente. Casey ha firmato alcuni autografi, ha fatto un’intervista veloce e poi si è ritirato negli spogliatoi per seguire i suoi avversari davanti alla televisione, con la paura che il -10 non sarebbe servito per ritrovare il secondo successo in carriera sul Tour (il primo lo aveva centrato nel 2009 nell’Houston Open).“Probabilmente non è la vittoria più significativa della mia carriera – ha detto alla fine – ma è sicuramente una delle più belle”.
Tornando a Tiger Woods, protagonista non vincitore, c’è da dire che per lui il secondo posto rappresenta un’iniezione di grande fiducia in vista del Masters, il suo Major preferito, che si giocherà tra meno di un mese. La “Tigre” non vince dall’agosto 2013, non conquista un Major dal 2008 e non ne gioca uno dal Pga Championship del 2015, e in quella occasione, tra l’altro, non riuscì nemmeno a superare il taglio. Adesso, però, tutto è cambiato e i titoli “Tiger is back” sono all’ordine del giorno. Il golf ringrazia. Ringraziano i suoi colleghi felici perché capiscono che Woods può solo portare popolarità e benefici a tutto il movimento: ascolti tv alle stelle e oltre 150mila persone accorse a vedere un torneo non certo di richiamo, non sono cosa da poco.

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