La grande prestazione e il secondo posto ottenuto nel Valspar Championship di Park Harbour, ha riacceso gli entusiasmi. E da giovedì la “Tigre” sarà di nuovo in campo nell’Arnold Palmer Invitational che vedrà al via anche Francesco Molinari.

Il giorno dopo, il mondo del golf celebra il grande ritorno di Tiger Woods. Felice come non mai, più per la prestazione che non per il risultato, Woods ha commentato la sua gara con poche parole: “Continuo a migliorare – ha detto la Tiger che, grazie al risultato ottenuto, è salito dal 388° posto al 149° nel World Ranking –; sono più incisivo, ma oggi non lo ero come mi sarebbe piaciuto, tuttavia ho avuto la possibilità di vincere il torneo. Due o tre putt più fortunati e sarebbe stata un’altra storia. Mi è un po’ mancato il gioco con i ferri, non ne ho mai sentito la piena padronanza”.
Woods è tornato vicino alla forma migliore? Da quello che si è visto in Florida in questo fine settimana, sembra proprio di sì, ma una risposta l’avremo in fretta perché già questa settimana la “Tigre” tornerà in campo nell’Arnold Palmer Invitational (15-18 marzo) dove al via ci sarà anche Francesco Molinari.
Ma vediamo come alcune testate hanno commentato il secondo posto di Tiger Woods al Valspar Championship di Park Harbour.

GAZZETTA DELLO SPORT – Tiger is back. Non ha vinto, ma è arrivato secondo, battuto di un solo colpo dall’inglese Paul Casey. Impensabile solo fino a qualche mese fa, quando sembrava un ex. Adesso i presupposti per tornare al successo dopo 4 anni e sette mesi di digiuno ci sono tutti. Ormai, sembra chiaro: è solo questione di tempo e di avere un pizzico di fortuna in più. Ma al Valspar Championship di Park Harbour (in Florida), il torneo a cui si è iscritto all’ultimo tuffo, tutto è andato come una volta: la sua camminata finalmente dritta e senza smorfie di dolore, la maglia rossa e soprattutto i ruggiti del pubblico ai suoi tanti colpi azzeccati. Come al birdie del par-3 della 17, da una quindicina di metri, che gli ha dato una chance per i playoff. E’ sparito il dolore, che per oltre quattro anni gli aveva tolto gioia, ed è riaffiorata la sua infinita classe. Due round consecutivi sotto 70 non li metteva insieme dal 2015… Non vince dall’agosto 2013, non conquista un Major dal 2008 e non ne gioca uno dal Pga Championship del 2015 quando venne tagliato. Ma Tiger is back, di nuovo lì in cima al tabellone, a un nulla dal suo 80° trionfo. E soprattutto sano. Per il momento, vale come una vittoria.

SITO INTERNET FEDERGOLF – …Tiger Woods, che ha trascinato all’entusiasmo la folla specie quando si è dato una speranza di playoff imbucando, come detto, un putt chilometrico alla buca 17, ha lasciato l’impressione, non solo negli addetti ai lavori, che l’80ª vittoria in carriera sia stata solo rimandata. Non è mancata qualche sbavatura con il driver o anche qualche colpo al green non perfetto, ma generalmente quando ha sbagliato lo ha fatto dalla parte giusta e ha effettuato quasi sempre ottimi recuperi, come testimoniano i soli tre bogey nelle ultime 54 buche… Woods, alla quinta apparizione dopo il suo rientro, ha completato il torneo con quattro turni sotto par, cosa che non gli accadeva dal 2013 (Northern Trust). Ha effettuato un giro per certi versi fotocopia del terzo con 8 fairway colti su 13 e 14 green su 18, ma la differenza l’hanno fatta i putt, 28 contro i 32 finali, numero sul quale hanno pesato alcune palle al green lontane dall’asta e un paio che hanno sbordato dopo putt praticamente perfetti.

ANSA – Tiger Woods campione ritrovato. Il 2/o posto ottenuto al Valspar Championship (torneo del PGA Tour vinto dal britannico Paul Casey) ha riportato l’ex numero uno al mondo tra i grandi del green. E termina un’attesa lunga 932 giorni. Il 24 agosto 2015, dopo aver condotto per 2 giri il Wyndham Championship, il californiano sfiorò l’80/a vittoria in carriera sul massimo circuito americano ottenendo però solo un 10/posto per colpa di un fatale triplo bogey alla buca 11. Da quel momento, per il 42enne di Cypress, solo delusioni. E non solo in gara. A un passo dalla resa, vicino all’addio, Woods ha invece ritrovato la spinta per rimettersi di nuovo in pista. E ora i numeri gli danno ragione: dopo il 12/o piazzamento ottenuto nell’Honda Classic è arrivata una medaglia d’argento davvero inattesa. Un nuovo inizio per il vice capitano degli Stati Uniti alla prossima Ryder Cup, che ha già messo nel mirino il Masters di Augusta (5-8 aprile), primo major stagionale. Quello ottenuto in Florida è il suo miglior risultato ottenuto dall’agosto del 2013. Un secondo posto al The Barclays, il torneo disputato a Jersey City (che aprì i play-off di FedEx Cup, le “finali” del PGA Tour), con la vittoria che sfumò solo per un forte dolore alla schiena immortalato dalle immagini televisive di tutto il mondo. Le prime avvisaglie di un problema che ha rischiato seriamente di compromettere la carriera al più forte giocatore di tutti i tempi, finito più volte sotto i ferri in questi ultimi anni. Ma Woods ha avuto la forza e il coraggio di rialzarsi, tra le mille difficoltà. E a Palm Harbor s’è reso protagonista di un autentico show. Alzando gli ascolti del golf su tutte le tv internazionali e ravvivando i social network, letteralmente scatenati dopo la performance dello statunitense. Autore dell’ennesimo balzo in avanti nella classifica mondiale. Con Woods che grazie al risultato conseguito al Valspar Championship ha guadagnato 239 posizioni in una settimana passando dalla 388/a alla 149/a. E il meglio deve ancora venire.

SKY SPORT – Tiger Woods è ufficialmente tornato. L’ex numero 1 del mondo ha chiuso in seconda posizione con 275 colpi (70 68 67 70, -9) il Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si è disputato sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. L’americano è stato protagonista di un giro finale mozzafiato, in cui doveva recuperare un colpo di svantaggio dal leader Corey Conners. La Tigre ha ruggito fin dalle prime buche, con un birdie alla 1 che ha fatto impazzire il pubblico presente sul green della Florida. Il bogey della 4, alla fine, è quello che è costato a Woods la possibilità di giocarsi i playoff con Paul Casey: lo statunitense ha sbagliato il putt finale, chiudendo in par alla 18 e il giro a 70 (-1), punteggio non sufficiente per agguantare l’inglese. Poco importa, visto che il golf ha ufficialmente ritrovato la sua icona principale, che in questo Valspar ha effettuato il suo miglior giro dell’anno (67, -4) dal suo ritorno nel World Challenge. Sfugge così il titolo numero 80, con il digiuno che dura ormai da cinque anni, ovvero dal WGC Bridgestone Invitational del 2013. Sembra però solo questione di tempo per rivedere Woods sollevare un trofeo. Magari il successo arriverà già la prossima settimana, quando Tiger sarà di nuovo sul green per prendere parte all’Arnold Palmer Invitational (15-18 marzo), dove sarà presente anche l’azzurro Francesco Molinari. Quello di Orlando sarà il secondo test consecutivo in una settimana in vista del Masters, obiettivo nel mirino dei migliori, in programma dal 5 all’8 aprile.

QUOTIDIANO.NET – Woods resta a un colpo dal possibile playoff e chiude al secondo posto, fra il tripudio del pubblico, assiepato numerosissimo sul Copperhead Course (par 71) dell’Innisbrook Resort di Palm Harbor, in Florida. Vince Paul Casey (-10, 70 68 71 65), che con il Valspar Championship coglie il suo secondo successo sul tour, a ben nove anni di distanza dal primo, il Shell Houston Open del maggio 2009. Un risultato, quello di Tiger, che riaccende un incredibile entusiasmo intorno all’ex numero uno. Al suo quarto impegno in gara dopo il rientro alle competizioni, arrivare secondo a una sola lunghezza dal vincitore è senz’altro un’impresa che lascia ben sperare per il futuro. E lo sapremo davvero presto, visto che Woods sarà al via da giovedì nell’Arnold Palmer Invitational, sul Bay Hill di Orlando. Tiger (-9, 70 68 67 70) ha segnato quattro giri sotto par e nell’ultimo è sempre stato in zona podio, con uno score che alla fine ha presentato due birdie (spettacolare il suo putt da 10 metri alla 17) e un bogey. Molto regolare e prudente (spesso il driver è stato sostituito da legno 3 o ferro 2 dal tee), Woods ha sfiorato più volte altri birdie, sbordando il putt o finendo a pochi centimetri dalla buca. Eccezionali alcuni recuperi dal folto rough attorno ai green, che hanno scatenato il tifo del pubblico, tutto ovviamente per lui. Solo per un soffio non è perciò riuscito a raggiungere Casey, che ieri sembrava aver compromesso tutto, girando in par e perdendo sette posizioni.

ASKANEWS – Tiger Woods, secondo con 275 (70 68 67 70, -9) colpi alla pari con Patrick Reed, è andato a un passo dal successo nel Valspar Championship (PGA Tour), sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. Ha vinto l’inglese Paul Casey (274 – 70 68 71 65, -10), che ha rimontato dieci posizioni con un 65 (-6), miglior score di giornata, rimanendo poi in attesa in club house per oltre un’ora in attesa di sapere il verdetto. Poteva essere playoff se Patrick Reed, che era alla pari con lui dopo 17 buche, non avesse segnato un bogey alla 18 e se Woods, dopo uno spettacolare birdie alla 17, non avesse effettuato un secondo colpo troppo corto al green per sperare in un altro birdie. Tiger Woods, che ha trascinato all’entusiasmo la folla specie quando si è dato una speranza di playoff imbucando, come detto, un putt chilometrico alla buca 17, ha lasciato l’impressione, non solo negli addetti ai lavori, che l’80ª vittoria in carriera sia stata solo rimandata. Non è mancata qualche sbavatura con il driver o anche qualche colpo al green non perfetto, ma generalmente quando ha sbagliato lo ha fatto dalla parte giusta e ha effettato quasi sempre ottimi recuperi, come testimoniano i soli tre bogey nelle ultime 54 buche.