Dopo il 77° Open d’Italia, da oggi (mercoledì 28) si gioca l’ultima gara stagionale dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour: a Sutri si assegnano le tre “carte” per il secondo circuito europeo. Gli azzurri sognano con Stefano Mazzoli.

Dallo show del 77° Open d’Italia, a quello dell’Italy Alps Open, ultimo atto dell’Italian Pro Tour 2020. Una sfida clou, decisiva per cambiare prospettiva alla carriera salendo sul Challenge Tour: al Nazionale (28-30 ottobre) in gara  tutti i migliori giocatori dell’Alps, compresi i primi dodici dell’ordine di merito che danno lustro all’Italy Alps Open. 
Con l’evento di Sutri cala il sipario sul circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, passato attraverso 14 anni di successi per numero di eventi e per i tanti giovani che hanno trovato il trampolino di lancio verso traguardi significativi. 
Il circuito – Con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup – la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma – che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica. 
Corsa verso il Challenge Tour – Saranno i primi tre classificati nella money list a fare il salto di tour e, alla vigilia del torneo, i posti sono occupati nell’ordine dagli spagnoli Jordi Garcia Del Moral, ormai promosso dall’alto di un vantaggio di assoluta sicurezza, Lucas Vacarisas e Stefano Mazzoli, gli ultimi due ancora in bilico anche se il loro margine sull’inglese Sam Robinson, il quarto, è rispettivamente di 2.733 e di 2.252 punti. Subito dietro Robinson, nell’arco di circa 400 punti, si trovano l’olandese Lars Keunen, l’iberico Angel Hidalgo Portillo e il francese Jeong Weon Ko, tutti comunque in corsa perché i 6.525 punti riservati al vincitore e i 4.423 per il secondo possono causare ribaltoni. Con il successo, dipendendo tuttavia molto dalla posizione di chi li precede, possono sperare anche coloro che sono classificati tra l’ottava e la 18ª piazza dell’ordine di merito, tra i quali è assente solo il portoghese Tomas Santos Silva (13°). In sostanza un torneo che si annuncia avvincente e dagli spunti tecnici importanti, poiché la qualità non manca.
In campo 32 azzurri – Saranno al via 84 giocatori, compresi sette degli otto vincitori stagionali, in rappresentanza di 14 nazioni tra le quali Nuova Zelanda, Cile e Stati Uniti. Sul fronte straniero, oltre ai concorrenti già citati, ve ne sono altri in grado di movimentare la gara e anche di vincere, come hanno già fatto gli spagnoli Alejandro Del Rey e Jacobo Pastor e l’austriaco Lukas Nemecz, quest’anno a segno insieme a Mazzoli, Garcia Del Moral, Vacarisas e Keunen. E vanno ricordati l’altro austriaco Uli Weinhandl, i francesi Thomas Elissalde e Julien Foret, l’irlandese Jonathan Yates e lo scozzese Ryan Lumsden.
Saranno 32 gli azzurri in campo, tra i quali nove dilettanti. Insieme al motivatissimo Mazzoli hanno ampie possibilità di proporsi tra i protagonisti Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli, lo scorso anno numero uno dell’Alps Tour, Giulio Castagnara, Andrea Saracino, Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Pitoni, Andrea Rota e Carlo Casalegno, per citarne alcuni. E poi l’esperienza di Filippo Bergamaschi, Alessandro Tadini e di Andrea Maestroni, tutti con trascorsi sull’European Tour. Tra gli amateur Andrea Romano, Gregorio De Leo e Filippo Celli si sono già fatti notare nelle loro apparizioni tra i pro, ma anche gli altri sei hanno buone doti e per tutti sarà una esperienza molto positiva.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Formula e montepremi – L’Italy Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Il Golf Nazionale – Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992.
Il Golf Nazionale, ritenuto la Coverciano del green, è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup.
Il circolo ha sposato i principi dell’eco sostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si svolgerà a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

GIOCATORI IN GARA

Fonte Ufficio Stampa Federgolf