Fra i campi della Toscana il Cosmpolitan (18 buche par 72) è fra quelli con maggior vocazione turistica. Il circolo dispone anche di un resort e una serie di strutture per l’attività sportiva. 

Tirrenia è una località turistica affacciata sul mare, a soli 15 minuti in auto dalla stupenda Piazza dei Miracoli di Pisa. Nota per gli impianti di allenamento del Coni, negli anni 60 venne catapultata nel jetset grazie alla presenza della Cosmopolitan Film, centro di produzione di proprietà di Carlo Ponti, marito di Sofia Loren. Dagli studi di Tirrenia, oltre alla Loren, passarono attori del calibro di Mastroianni e Gassman e dive come Claudia Cardinale e Annie Girardot. Oggi, tramontata la stella del cinema, a tenere alto il nome Cosmopolitan ci pensa un bellissimo e suggestivo Circolo di golf, con un campo a 18 buche, un resort e una serie di strutture per l’attività sportiva. 
Fra i campi della Toscana il Cosmpolitan è fra quelli con maggior vocazione turistica e con le più grandi potenzialità di attrattività per i golfisti stranieri. A 10 minuti a piedi c’è il mare. E nello stesso tempo in auto si arriva all’aeroporto Galilei di Pisa servito da voli che lo collegano alle principali destinazioni del nord Europa. Le città d’arte toscane sono a meno di 70 km di distanza e la Versilia è appena più su, seguendo il litorale. Per questo, da un paio di anni, il nuovo Presidente, Riccardo Dal Monte, supportato dal Consiglio e da un gruppo di affezionatissimi soci, sta cercando un definitivo rilancio del Circolo pisano che verte, soprattutto, sulla qualità delle 18 buche par 72. Un tracciato mai monotono e davvero divertente da giocare. 

Sviluppato su una superficie di 70 ettari, punteggiati da svariati laghi e ostacoli d’acqua, il percorso ha subito un restyling a firma dell’architetto David Mezzacane, designer di Acaya e Parco dei Medici e, insieme a Jim Fazio, de Le Querce (ora Golf Nazionale) e del Marco Simone. Il percorso è ampio, circondato da pini marittimi e folta vegetazione e, come detto, con tanta acqua, compagna di gioco in diverse buche. Fra queste le più sfidanti sono la 5, par 4 dalle molteplici soluzioni strategiche e il tosto par 3 della 6 costeggiato da un lago per tutta la sua lunghezza. E ancora il delicato par 5 della 15 dove il fairway è circondato da ostacoli d’acqua. E le due buche finali dei giri –  9 e 18 – entrambi par 5 accomunati dai green fuori asse rispetto ai fairway e ben protetti da profondi laghi.

Giocare qui è un piacere per il clima, l’aria che sa di iodio e per l’attenzione necessaria ad affrontare con rispetto il percorso. La gamma di colpi richiesti è ampia in un campo capace di mettere alla prova anche i golfisti più esperti. Soprattutto se dal mare o dall’entroterra dovessero spirare Libeccio o Maestrale.  Il contesto è di grande relax. Alta la qualità della cucina del ristorante e dei servizi della scenografica Club House, praticamente circondata da una piscina a sfioro che fa subito pensare, visti i trascorsi cinematografici, al bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi durante la Dolce Vita. Per ospiti e turisti sono a disposizione una quarantina di appartamenti a ridosso del campo, funzionali e serviti da una seconda, enorme, piscina. Il campo è aperto praticamente tutto l’anno. Ed è per questo che il Presidente Dal Monte punta molto sulla ripresa del turismo e degli arrivi dall’estero.

“La stagione dopo il lockdown ci sta regalando numeri anche sopra le attese con incrementi a due cifre nel numero di greenfee e presenze alla gare sempre vicine al centinaio di partenti – spiega Dal Monte –. Significa che stiamo lavorando nelle giusta direzione, grazie alla maggiore e costante cura del campo e a una gamma di servizi che piacciono a soci e ospiti. L’atmosfera del Cosmpolitan è certamente un valore aggiunto, cosi come il contesto e la vicinanza al mare. Adesso dobbiamo proseguire su questa strada. Il buon esito della stagione però non dipende solo da noi”.

Come tutte le strutture ad alta vocazione turistica anche il Circolo di Tirrenia è stato penalizzato da lockdown e calo degli arrivi degli stranieri.“Primavera ed estate inoltrata sono sempre stati per noi periodi di alta affluenza di golfisti provenienti dal nord Europa, dalla Germania e dalla Francia. Dopo la fine del lockdown abbiamo sfruttato la voglia di golf e a luglio e agosto le presenze dei turisti italiani. Adesso ci servono gli stranieri con cui lavoriamo da tempo. Siamo uno dei campi italiani più vicini a un aeroporto internazionale, abbiamo il mare a un chilometro con un bagno convenzionato. Possiamo offrire posti letto per gruppi e famiglie e siamo a ridosso di città e luoghi incantevoli. Il mio obiettivo – prosegue il Presidente – è quello di incrementare e sostenere l’incoming magari anche grazie ad aiuti pubblici e delle Istituzioni che devono essere al nostro fianco nel sostenere il turismo golfistico. Serve un piano nazionale di promozione, per coordinare il lavoro che i Circoli possono egregiamente fare sul territorio”.
Magari anche attivando sinergie con gli altri golf della zona? 
“Certamente. Abbiamo vicinissimi due campi a 9 buche con cui stiamo studiando proposte congiunte e, a meno di un’ora, 4 campi a 18 buche. Dobbiamo proporci come destinazione golfistica per poter fare più e meglio promozione e fornire un’offerta competitiva rispetto alle altre nazioni. Il nostro obiettivo è quello di crescere e di essere un riferimento importante per il territorio che grazie al golf può posizionarsi su fasce di clientela interessanti”.
Intanto, sorseggiando un cocktail a bordo piscina, lo sguardo si perde nel verde della macchia mediterranea. Un’oasi di pace dove giocare a golf per 365 giorni l’anno.

Maurizio Trezzi