Omaggio alla Natura/San Francesco e Fibonacci: una lode al Creato”, questo il titolo della mostra (8 dicembre – 20 febbraio 2022) allestita ad Agrate Conturbia.

Continua senza soste l’attività dell’artista-golfista Giorgio Piccaia. Il cammino in divenire dell’arte di Piccaia, dopo la mostra al Battistero di Velate a Varese “Omaggio a Fibonacci/La vita è un numero” e il Wopart 2021 a Lugano, si evolve nel rarissimo esemplare del battistero romanico ad Agrate Conturbia. 

L’arte concettuale di Piccaia, costruita su solide basi culturali e profonde interrogazioni, va verso forme naturali e spirituali (scrive Stefania Salvatore, curatrice della mostra al Battistero di Agrate Conturbia): “Omaggio alla Natura/San Francesco e Fibonacci: una lode al Creato” così intitola la mostra l’artista (8 dicembre – 20 febbraio 2022).
Giorgio Piccaia è chiaro e semplice nel pensare al titolo: mette al centro la Natura, un nuovo inizio libero e meditato. Nel Cantico delle creature, opera ingenua e spontanea, ma profonda, San Francesco profetizza le conseguenze dello sfruttamento della natura da parte degli uomini e ricorda al mondo i semplici bisogni umani: libertà dalle cose, dalle persone, dal potere, dal consumismo e dalla mondanità. Il punto di partenza del Cantico delle creature non può essere che Dio, che viene lodato in base a ciò che ha creato: le cose, quindi, sono considerate sia in sé, sia in relazione con Dio: «[…] Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra madre terra, la quale ci sostenta e governa, e produce diversi frutti, con fiori colorati e erba.» […]. Un cantico pedagogico. Il primo testo della letteratura italiana in realtà è senza tempo e, nessuna modernizzazione potrà mai alterare il suo significato e lo stesso si può dire del quadro San Francesco in meditazione esposto da Piccaia.  
La mostra di Giorgio Piccaia è un messaggio di cura e di speciale attenzione verso l’umanità tutta. Una meditazione diversa dalla predica, dal discorso, o dall’allocuzione. Ha il carattere proprio di una conversazione familiare e l’artista la intende come “il mio dialogo personale” con Dio e le sue creature. 
Opere che dialogano attraverso il linguaggio dei numeri, un dialogo necessario e quasi un’esigenza. Nella sua installazione La Croce e i numeri è composta da quadri con numeri della sequenza di Fibonacci che rispecchiano la totalità della natura, posizionati a forma di croce, al centro della croce un unico quadro del fiore “non-ti-scordar-di-mé” (Myosotis). I petali bianchi sono come numeri, una la riflessione di Piccaia sulle diverse leggende che vedono protagonista questo fiore, una di esse racconta che il “non- ti- scordar- di- mé” sia nato grazie a Gesù Bambino, il quale desiderando che i propri occhi venissero visti dalle generazioni future, sfiorò il grembo della Madonna, poi sfiorò il terreno e in quel momento comparve proprio questo fiore. Quindi, il fiore Myosotis, il numero che si rispecchia nel tutto, non poteva non sollecitare la sensibilità, la creatività di un artista che ragiona verso un futuro che gli uomini possono non distruggere, parla di AMORE tutto il suo dialogo. Un linguaggio potente e indispensabile quello dei numeri della sequenza di Fibonacci per l’artista, che dedica moltissime opere al matematico che ha influenzato artisti come Gino Severini Futurista/Cubista e Mario Merz, e le diverse discipline, tra cui anche l’informatica dei nostri giorni, infatti l’algoritmo “naive” ricalca la definizione comune della successione di Fibonacci. Parlare della natura significa parlare di numeri che sono la vita per Fibonacci. Ed ecco che Piccaia si rivolge all’uomo e pone il Rosario di Fibonacci proprio al centro della fonte battesimale, come un ritorno al rito. Il battesimo simboleggia il seppellimento dell’uomo “vecchio” nella morte di Cristo per la rinascita dell’uomo nuovo in Cristo. Un lavoro artistico rituale, recupero della memoria, arrivare al divino per la ricerca del sé.  

La mostra di Piccaia, in collaborazione con la Parrocchia San Vittore, è patrocinata dal Comune di Agrate Conturbia e sarà inaugurata mercoledì 8 dicembre alle ore 12:00 alla presenza della curatrice Stefania Salvatore, del parroco, Don Sabino e dell’artista Giorgio Piccaia. La mostra si può visitare al sabato e alla domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00, oppure su prenotazione (roccamelania@gmail.com  www.giorgiopiccaia.com)

Giorgio Piccaia, San Francesco
Il rosario di Fibonacci, 2021, canapa e plexiglass