Da giovedì 29 luglio al primo agosto si gioca la gara individuale maschile con 60 atleti al via: il vicentino e il romano sono le speranze azzurre. Morikawa tra i favoriti al Kasumigaseki Country Club dove non ci sarà nessuno dei tre medagliati di Rio de Janeiro 2016. Presenti in Giappone anche il presidente della FIG Franco Chimenti e il Direttore Tecnico delle squadre nazionali Matteo Delpodio.

Desideravano giocare insieme le Olimpiadi fin da quando erano solo due giovani amateur. E adesso che quel sogno a cinque cerchi s’è trasformato in realtà, puntano l’Olimpo. Appuntamento con la storia dunque per Guido Migliozzi e Renato Paratore che, dal 29 luglio al primo agosto, saranno tra i 60 protagonisti ai Giochi di Tokyo nell’evento individuale di golf maschile in programma al Kasumigaseki Country Club (Est Course) di Saitama.
Per Migliozzi e Paratore sarà la prima esperienza alle Olimpiadi. Il primo, 24enne di Vicenza, è il miglior azzurro nel world ranking (72esimo) e se nel 2019 s’è fatto conoscere e apprezzare con due successi sull’European Tour (il primo al Magical Kenya Open, il secondo al Belgian Knockout), nel 2021 ha trovato la consacrazione. Per tre volte runner up sul massimo circuito continentale (Qatar Masters, British Masters e Made in Himmerland), al debutto assoluto in un Major ha chiuso al quarto posto lo US Open. 
Paratore, 24enne di Roma (che sostituisce Francesco Molinari, out per un infortunio alla schiena), nel 2014 è diventato il primo olimpionico tricolore nella storia della disciplina grazie all’oro individuale conquistato ai Giochi Olimpici Giovanili Estivi di Nanchino (Cina), dove ha anche collezionato un bronzo in tandem con Virginia Elena Carta. Anche per lui, nel palmares, due successi sull’European Tour firmati rispettivamente nel 2017 in Svezia al Nordea Masters e nel 2020 in Inghilterra al British Masters. 
Migliozzi e Paratore sono i successori di Matteo Manassero e Nino Bertasio che nel 2016, in Brasile, hanno rappresentato l’Italia chiudendo la competizione rispettivamente al 27/o e al 30/o posto. Migliozzi giocherà i primi due round dei Giochi di Tokyo al fianco del messicano Carlos Ortiz e del francese Antoine Rozner, mentre Paratore troverà il cileno Mito Pereira e lo slovacco (nato però in Sudafrica) Rory Sabbatini.
Assenti tutti i medagliati di Rio de Janeiro 2016 – Dal britannico Justin Rose (oro) allo svedese Henrik Stenson (argento), fino allo statunitense Matt Kuchar (bronzo), a  Tokyo saranno assenti tutti e tre i medagliati di Rio de Janeiro 2016 che non sono riusciti a centrare la qualificazione. Due tra i quattro vincitori Major del 2021 in Giappone partiranno con i favori del pronostico. Si tratta dell’americano Collin Morikawa (terzo nel world ranking), campione quest’anno del The Open e unico giocatore nella storia della disciplina ad essersi imposto al debutto in due eventi del Grande Slam (nel 2020 il trionfo al PGA Championship), e di Hideki Matsuyama, che lo scorso aprile è diventato il primo giapponese (in ambito maschile) a vincere un Major grazie al capolavoro firmato al The Masters. 
Grandi chance di successo per lo squadrone americano che, oltre a Morikawa, si presenta al via con Justin Thomas (quarto nel world ranking), Xander Schauffele (quinto al mondo) e Patrick Reed (che ha sostituito Bryson DeChambeau, positivo al Covid), unico tra gli statunitensi in gara ad aver già giocato le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 chiudendole all’undicesimo posto. 
L’Irlanda spera invece in Rory McIlroy, campione assoluto, e Shane Lowry, re nel 2019 del The Open. Mentre per la Gran Bretagna ecco Paul Casey e Tommy Fleetwood, quest’ultimo tra i protagonisti nel 2018 alla Ryder Cup di Parigi quando, in coppia con Chicco Molinari, riuscì a vincere ben quattro incontri. 
C’è attesa poi per il norvegese Viktor Hovland e il danese Rasmus Hojgaard, tra i migliori talenti emergenti del golf continentale. E ancora: per il sudafricano Garrick Higgo. Curiosità per il Cile che si affida a Joaquin Niemann e a Mito Pereira, due giocatori cresciuti insieme e che in comune hanno anche lo stesso allenatore. Mentre per la Spagna ecco Adri Arnaus e Jorge Campillo che avrà il compito, non certo facile, di sostituire Jon Rahm, out perché positivo al Covid-19. 
Quattro giorni di gara con 18 buche al giorno – formula stroke play – per un totale di 72 e nessun taglio. Questa la formula di gara in Giappone dove il tempo e il vento rappresenteranno una incognita a causa del tifone Nepartak. Al via 60 i concorrenti in rappresentanza di 35 diversi Paesi. Gli Stati Uniti schiereranno in campo 4 atleti, il massimo consentito, mentre sono 22 i Paesi (tra questi l’Italia) con 2 giocatori contro i 12 che potranno contare su un solo concorrente. 
Si gioca al Kasumigaseki Country Club, uno dei circoli di golf più antichi del Giappone. Fondato nel 1929 con l’apertura dell’East Course e rinnovato un anno dopo dall’architetto Charles Hugh Alison, il Kasumigaseki Country Club grazie alla realizzazione, nel 1932, del West Course, è diventato il primo Club a 36 buche del paese. Qui hanno giocato tanti grandi del golf, tra questi anche i cosiddetti “Big Three”: Arnold Palmer, Jack Nicklaus e Gary Player. Tra gli appuntamenti internazionali ha ospitato per la prima volta la Canada Cup (oggi World Cup of Golf) nel 1957.
La gara in diretta su GOLFTV e su Eurosport con collegamenti su Rai 2 – L’evento verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport (anche sulle piattaforme digitali Discovery Plus ed Eurosport Player). Prima giornata: nella notte (ora italiana) tra mercoledì 28 e la mattina di giovedì 29 dalle ore 00:30 alle 9:00. Finestre aperte con collegamenti anche su Rai 2.

Fonte Ufficio Stampa Federgolf