Il presidente della FIG presenterà un documento molto dettagliato al Ministro dello Sport Spadafora. A rischio migliaia di posti di lavoro.

“Fino ad oggi in Italia è stato impedito di giocare a golf, una cosa non in linea con nessun altro paese al mondo”. 
Alle otto della sera, dopo una giornata di consultazioni e incontri vari, dalla FIG è arrivata la prima risposta all’ultimo discorso di Giuseppe Conte datato domenica 26 aprile. Il pensiero di Franco Chimenti è chiaro: il golf deve andare avanti e i circoli devono necessariamente riaprire “al massimo entro l’11 maggio. Francamente faccio fatica a capire perché questo non possa accadere. Il golf è un’azienda che attraverso i circoli fa lavorare migliaia di persone e questa inspiegabile chiusura mette in serio rischio il futuro di tante famiglie”
All’indomani delle nuove indicazioni dettate dal Governo (molti le hanno definite esternazioni senza senso), che ha fissato per il 4 maggio l’inizio degli allenamenti esclusivamente per gli atleti professionisti e i dilettanti di interesse nazionale, la Fig si è subito mossa convocando la sua commissione di cui fa parte anche l’infettivologo Le Foche: “Stiamo preparando un documento molto dettagliato che invieremo al Ministro dello Sport Spadafora, una persona che stimiamo moltissimo e in cui crediamo – ha detto Chimenti -. Non chiediamo nessuna forzatura, ma vogliamo semplicemente far valere le ragioni del golf, uno sport tra i più sicuri e a basso contagio. I golfisti giocano all’aperto, senza nessun tipo di contatto e su percorsi mediamente superiori ai 70 ettari”.