Si tratta di Mazzoli, Vecchi Fossa, Casalegno, Cea e del dilettante Notaro. Altri 4 azzurri hanno ottenuto la Categoria 8.

Il 2019 del golf italiano si chiude sotto buoni auspici: cinque giocatori azzurri hanno ottenuto la “carta” categoria 6, vale a dire la possibilità di giocare a tempo pieno sul circuito Alps Tour 2020. Nella finale della Qualifying School, disputata su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course par 71, Asia Course par 72), a Mijas Costa, nei pressi di Malaga (Spagna), la vittoria e andata all’inglese Bradley Bawden con 134 colpi (63, 71: -9), che ha superato di misura il portoghese Tomas Bessa Guimaraes (135, -8), ma quello che più interessa all’Italia è che Stefano Mazzoli (70 69) e Jacopo Vecchi Fossa (68 71), 13.i con 139 (-4), Carlo Casalegno, 20° con 141 (70 71, -2), Michele Cea (72 71) e il dilettante Alessandro Notaro (71 72), 32.i con 143 (par), hanno ottenuto il visto per prendere parte alla nuova Alps.
In un torneo avversato dal maltempo e ridotto da 54 a 36 buche, hanno ottenuto invece la categoria 8, che non consente la partecipazione a tutte le gare, Alessandro Aloi e gli amateur Takayuki Matsui, Ludovico Addabbo ed Edoardo Giletta (54.i con 145, +2).
I finalisti che non hanno superato il taglio saranno invece inseriti nella categoria 9 con chances piuttosto limitate di partecipazione agli eventi del 2020. In questo gruppo ci sono Alessandro Stucchi e Giovanni Craviolo, 85.i con 148 (+5), Guglielmo Bravetti, 90° con 149 (+6), Lorenzo Castelli e Stefano Ciapparelli, 112.i con 153 (+10), Salvatore Caruso e Andrea D’Agostino (am), 123.i con 157 (+14), Michele Bosco (am), 130° con 162 (+19), e Nicola Usai (am), 133° con 165 (+22). Si sono ritirati Andrea Cavallaro e Vittorio Andrea Vaccaro.