Grande successo di pubblico all’inaugurazione della mostra curata dal noto critico d’arte Luca Beatrice. La mostra è visibile per tutto il periodo della Biennale 2019 che chiuderà il 24 novembre.

Durante tutto il periodo della Biennale 2019, che chiuderà il 24 novembre, presso lo spazio Thetis all’Arsenale di Venezia sarà visitabile la mostra “Pei’s World. A brief history of a Chinese gallery in Italy”, a curata da Luca Beatrice. Un’esposizione collettiva con opere di sei artisti internazionali che mette in luce l’ampio e coraggioso progetto culturale e imprenditoriale di una giovane donna.
“Per una volta dunque– scrive Luca Beatrice, curatore dell’esposizione – una mostra non è soltanto incentrata sugli artisti, ma anche su chi si è inventato letteralmente da zero un progetto”.
In esposizione ci sono dipinti e installazioni site-specific di Afran, Jorge Cavelier, Huiming Hu, Tannaz Lahiji, Cong Ma e Giorgio Piccaia, unico europeo presente alla mostra. Piccaia, artista-golfista, ha il suo studio ad Agrate Conturbia, al Lido di Camaiore, presso l’Hotel Dune, e a Tuglie, in provincia di Lecce.
“I bozzetti per il trittico che presento a Venezia li ho realizzati al Lido di Camaiore– dice Piccaia – ; nella città della Versilia ho studiato molto l’antica civiltà egizia, mentre nel museo egizio di Firenze ho approfondito lo studio della dea Iside”.
La figura di Iside ha ispirato l’opera esposta a Venezia e infatti il titolo dell’opera si chiama “Trittico Iside, Triangoli su labirinto nero – Linee su labirinto bianco – Triangoli su labirinto bianco”, una grande tela lunga tre metri e alta un metro e quaranta centimetri.
Così scrive il critico Luca Beatrice sull’artista.
Ci sono diversi modi di giungere alla pittura, Piccaia ha certamente scelto quello meno tradizionale e più eclettico, costruito su solide basi culturali e profonde interrogazioni. Nonostante la sua vena ipercontemporanea, nel linguaggio di Piccaia ritornano spesso parole che si rifanno alla tradizione classica: il logos, atto primario della conoscenza, sapienza, bellezza, forza, termini che sono celati, nascosti sotto la trama della sua pittura come fonti di ispirazione non dichiarate eppure sempre presenti.
Pur muovendosi tra installazioni e interventi tridimensionali, Giorgio Piccaia sente il bisogno, l’esigenza, la necessità periodica di tornare alla pittura dentro la dimensione del quadro. Un quadro costruito da trama, disegno, impronta, impreziosito da interventi polimaterici in grovigli che dimostrano come l’ispirazione desunta dall’informale astratto non abbia assolutamente finito la propria corsa. Rifiutando immagini troppo frontali, in un tempo dove l’abuso dell’icona è sotto gli occhi di tutti, Piccaia reinventa la pittura come uno spazio per pensare. Là dove il pensiero corrisponde alla libertà.

Giorgio Piccaia è nato a Ginevra nel 1955. Già assistente di Corrado Levi, eclettico, versatile, negli ultimi anni si è concentrato sulla ricerca pittorica. Nel 2019 è stato invitato dall’Ambasciata Italiana in Egitto per un Murales all’interno della sede. Per inquadrare l’artista Giorgio Piccaia è indispensabile ripercorrere alcune delle numerose tappe del processo di formazione che lo hanno condotto a diventare un personaggio davvero interessante nel panorama italiano. Nato a Ginevra, studente in architettura e in particolare di Corrado Levi a Milano, negli anni Ottanta è performer, editore e attivista nel gruppo teatrale di Jerzy Grotowski.
La scelta di artisti prevenienti da tutto il mondo deriva dal desiderio di entrare in contatto con culture diverse. “Non esiste una verità unica – afferma Peishuo – dipende molto dal punto di vista e dalle interpretazioni. Chi viene da una cultura diversa vede le stesse cose diverse da te, lo trovo bello così. In fin dei conti è come arrampicarsi sulla torre di Babele, l’arte è un linguaggio universale che unisce le differenze.”

Coordinate Mostra
Titolo
: Pei’s World. A brief history of a Chinese gallery in Italy.
Sede: Spazio Thetis, palazzina Modelli-Arsenale di Venezia – Sestiere di Castello. Fermata Vaporetto Arsenale Bacini 4.1 e 4.2, 5.1 e 5.2
Date: dall’11 maggio al 24 novembre  2019
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 11:00 alle ore 18:00
Info pubblicoinfo.milanart@gmail.com