Nell’ultimo giro crollano Fowler e Rahm e così l’americano s’impone nel “Waste Management Phoenix Open” superando alla prima buca di spareggio il connazionale Reavie. Molinari chiude al quarantesimo posto.

Tutti si aspettavano il trionfo di Rickie Fowler o dello spagnolo Jon Rahm, invece, alla distanza, il Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), giocato sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale (Arizona), ha portato alla ribalta Gary Woodland, trentaquattrenne del Kansas, al suo terzo titolo sul PGA Tour dove non vinceva dal 2013. L’americano si è imposto sul connazionale Chez Reavie dopo una buca di spareggio (è il quarto playoff di fila nella stagione, evento che non si verificava dal 2015): i due, che alla vigilia dell’ultimo giro non partivano certo con i favori del pronostico, hanno concluso il torneo con 266 colpi (-18) e alla prima buca di playoff Woodland ha avuto la meglio con un par.
Grande merito al vincitore, anche se va sottolineato il crollo di Fowler che con un +1 nell’ultimo giro, alla fine ha perso ben dieci posizioni passando dal primo all’undicesimo posto. Deludente anche Rahm che con il suo 72 di giornata ha perso nove posizioni chiudendo anche lui all’undicesimo posto.
Al terzo posto con 269 (-15) si sono classificati Ollie Schiederjans e Brendan Steele, al quinto con 270 (-14) Phil Mickelson, Matt Kuchar, Bryson DeChambeau e Chesson Adley.
L’ultima giornata del torneo ha tatto registrare un parziale riscatto di Francesco Molinari che con 69 colpi ha recuperato dieci posizioni classificandosi al quarantesimo posto insieme a Bubba Watson e Kevin Streelman.
Al vincitore è andato un assegno di 1.242.000 dollari su un montepremi di 6.900.000 dollari.

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