Dopo la rinuncia di Tolcinasco, il circolo di Soiano del Lago (Brescia) ha avanzato la sua candidatura. Martedì scorso c’è stato il sopralluogo dell’European Tour. Chervò e Milano sperano ancora. A metà dicembre la decisione.

Una nuova clamorosa svolta nella scelta del campo dove, dal 31 maggio al 3 giugno 2018, si disputerà il 75° Open d’Italia: martedì scorso (21 novembre) i responsabili dell’European Tour hanno effettuato un sopralluogo al Gardagolf Country Club che, secondo indiscrezioni, ha ufficialmente avanzato la sua candidatura dopo la rinuncia di Tolcinasco, circolo che ha preferito ritirarsi in mancanza di una risposta in tempi brevi da parte della Federazione. In passato Gardagolf ha già ospitato due edizioni de l’Open, quella del 1997, vinta dal tedesco Bernhard Langer, e quella del 2003 che decretò il trionfo dello svedese Mathias Grönberg.
In alternativa a Gardagolf rimane sempre in piedi l’ipotesi Chervò e non è mai tramontata quella del Golf Milano, dove si sono disputati gli ultimi tre Open d’Italia. In poche parole, alla vigilia della decisione che sarà presa nel prossimo Consiglio Federale, in programma prima di Natale, si parla solo di campi della Lombardia, regione che in questo momento è l’unica candidata ad ospitare l’evento golfistico italiano più importante, un torneo da 7milioni di dollari inserito nel “Rolex Series events”.
Ma che sia la Lombardia ad ospitare anche il 75° Open d’Italia non è certo una novità visto che proprio Roberto Maroni, presidente della Regione, in occasione della cena di gala dell’ultimo Open si era rivolto a Franco Chimenti, presidente della FIG, dicendosi pronto ad ospitare il prestigioso torneo anche per i prossimi tre anni.
Tornando a Gardagolf, gli esperti lo considerano uno dei migliori percorsi costruiti negli ultimi trent’anni. Ubicato in un’area di 110 ettari e progettato da architetti britannici, Gardagolf Country Club include 27 buche da campionato tra la Rocca di Manerba, il castello di Soiano e le colline della Valtenesi, con vista panoramica di straordinaria bellezza. Completano la cornice del paesaggio cipressi, ulivi, querce centenarie, pini marittimi e lecci.

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