Il maestro del Golf Club Bergamo l’Albenza campione PGA Italiana Senior. Al secondo posto Alessandro Pissilli (Firenze Ugolino).

Una famiglia vincente. È quella di Massimo Florioli, cinquantenne (e dunque senior) da soli otto mesi e già campione di PGA Italiana nella categoria. È lui a trovare la chiave giusta per affrontare le buche con vista disegnate tra i boschi dei Colli Berici, scenografiche e complicate. Nel suo score 135 colpi, 4 sotto il par del campo (69-66): ci ha messo talento, la palla sempre in gioco dal tee e buoni punti di riferimento annotati nel giro di prova («perché qui non occorre solo precisione, ma anche sapere esattamente dove tirare»); oltre a ferri in crescendo e un capolavoro alla buca 8, par 5 («la svolta»). Il terzo colpo da cento metri batte oltre l’asta, torna indietro e centra la buca per un eagle e due colpi guadagnati. Il bogey alla dieci non influisce sulla sua marcia.
Bene a Rapallo solo una settimana fa, quarto nel Campionato Maestri con un giro finale in 65. «Ancora bene l’ultimo giro, un po’ di esperienza la sto mettendo in campo. Certo che questa vittoria è un bell’incentivo a tornare a giocare, ma è complicato insegnare e allenarsi». Il maestro dell’Albenza di Bergamo pensa al Senior Tour: «Le qualifiche saranno a gennaio, potrei provare per vedere com’è l’ambiente. Qualche bella gara si può andare a fare, fisico permettendo».

Massimo Florioli, la moglie Manuela e Costantino Rocca


Con Massimo Florioli, a Colli Berici, vince la moglie Manuela (che lo ha portato a Bergamo, la sua città, 25 anni fa): sono i migliori nella gara in team (un pro e un amateur) nella classifica netta. E poi c’è il figlio Marco, 17 anni e già campione del mondo a squadre, titolo conquistato in Francia solo un mese fa (in team con Filippo Celli e Pietro Bovari).
Ma di mondiali papà ne sa qualcosa, perché nel 1990 finì settimo nell’individuale parimerito con l’americano Phil Mickelson, che ha fatto la storia del golf negli ultimi decenni. Dal Trofeo Topolino (vinto a 14 anni) al Campionato Seniores. Nel mezzo 36 anni di golf vissuti intensamente, a fianco dei migliori in assoluto. Tante stagioni in nazionale da amateur, poi dal 1991 inizia la sua scalata: prima il Challenge Tour (dove vince una gara in Costa d’Avorio) e poi il circuito maggiore (in sette anni nove top ten, con due secondi e due terzi posti). Di quegli anni dice: «Ho fatto un bel percorso, anche se ho avuto alcune possibilità che non ho saputo sfruttare nell’ultimo giro, dove non ho tenuto abbastanza».
Il 1998 è l’anno da ricordare, terzo nel ricco Benson & Hedges, secondo nell’Open di Francia a Le Golf National («Un campo che porta bene all’Italia»). Vero, perché quell’Open lo ha appena vinto Guido Migliozzi, come aveva fatto Costantino Rocca nel ’93, ed è sempre qui che la nazionale azzurra con il giovane Florioli ha appena trionfato nei mondiali. Il 1998 è anche l’anno della Coppa del Mondo sfiorata proprio insieme a Rocca (che ieri lo ha premiato): meglio di loro fecero Nick Faldo e David Carter.

CLASSIFICA

Comunicato Stampa PGAI