Rasmus Hojgaard, con 267 colpi (68, 66, 70, 63: -13), ha vinto l’Omega European Masters festeggiando così il suo terzo successo in carriera sull’European Tour. Il danese ha approfittato di un doppio bogey alla 18 (l’ultima di giornata) dell’austriaco Bernd Wiesberger, che si è classificato al secondo posto con 268 colpi (-12). A Crans Montana in evidenza anche due azzurri che si sono classificati nella Top 10: Renato Paratore (65, 66, 69, 71) e Guido Migliozzi (67, 70, 69, 65) hanno chiuso al settimo posto con 271 (-9). Sicuramente un risultato di buon auspicio in vista del DS Automobiles 78° Open d’Italia il programma al Marco Simone dal 2 al 5 settembre.

In Svizzera Paratore sfiora il successo, bel finale di Migliozzi – Sul percorso del Crans-sur Sierre GC (par 70) Paratore ha chiuso il “moving day” al comando della classifica insieme all’americano Sean Crocker. Nel quarto e ultimo round ha fatto però registrare il primo parziale sopra il par (71, +1) del torneo e con tre birdie macchiati da quattro bogey è sceso al settimo posto al fianco di Migliozzi, protagonista di un ultimo giro chiuso in 65 (-5), avvalorato da sei birdie e sporcato da un bogey, che lo ha visto risalire di ben venti posizioni. Dietro di loro, 32/o con 276 (-4), Francesco Molinari che ha preceduto Andrea Pavan, 53/o con 280 (par), Nino Bertasio, 62/o con 283 (+3), e il giovane Pietro Bovari, 65/o con 284 (+4), miglior amateur del torneo e protagonista nel terzo giro di una “hole in one” alla buca 13, par 3 di 178 metri. Per la prodezza il 20enne milanese ha ricevuto un orologio OMEGA Seamaster Aqua Terra. Sono invece usciti al taglio, dopo 36 buche, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 123/i con 145 (+5), ed Edoardo Molinari, 144/o con 149 (+9).

Wiesberger sbaglia, Rasmus Hojgaard ne approfitta – Venti anni compiuti lo scorso marzo, Rasmus Hojgaard vanta ora tre titoli sul massimo circuito europeo maschile in 37 tornei giocati. Nel 2019, suo primo anno da professionista, ha vinto l’AfrAsia Bank Mauritius Open superando al play-off Paratore e il francese Antoine Rozner. Poi, nel 2020, ha conquistato l’ISPS Handa UK Championship. Hojgaard, fratello gemello (e collega) di Nicolai, ha calato il tris grazie ad un ultimo giro bogey free con un eagle alla 14 e cinque birdie che gli hanno permesso di risalire 14 posizioni.
Dopo il doppio exploit di Thomas Bjorn (nel 2011 e nel 2013), capitano del team Europe alla Ryder Cup 2018 di Parigi, un danese è tornato dunque a imporsi all’Omega European Masters. Eppure quando è entrato in Club House da leader Hojgaard – che ha incassato un assegno di 315.330 euro a fronte di un montepremi complessivo di 2.000.000, salendo al 28/o posto della Race to Dubai – mai avrebbe pensato di concludere in gloria la competizione. A spianargli la strada è stato infatti un doppio bogey di Wiesberger. Grande protagonista, nel momento clou i sogni dell’austriaco sono finiti in acqua, così come la sua pallina. Per il 35enne di Vienna grandi rimpianti per una vittoria che sembrava ormai in tasca. Terzo posto con 269 (-11) per lo svedese Henrik Stenson, quarto con 270 (-10) per gli inglesi Ross McGowan e Matthew Jordan, oltre che per l’americano Crocker. Settimi, al fianco di Paratore e Migliozzi, anche lo scozzese Calum Hill, il tedesco Marcel Siem e il britannico Marcus Harmitage. Tredicesimo con 272 (-8), tra gli altri, il transalpino Rozner, autore del miglior score di giornata (62, -8).

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