Il secondo posto nel DP World Tour Championship vale il titolo nella Race To Dubai. Il torneo vinto per un solo colpo da Fitzpatrick (terzo Reed). Paratore ha chiuso al 60° posto ed è 21° nella Race To Dubai.

Un trionfo tutto inglese nel DP World Tour Championship. A Dubai, nell’ultimo torneo del 2020, si è imposto Matthew Fitzpatrick con 273 colpi (68, 68, 69, 68: -15), mentre il connazionale Lee Westwood, secondo (274, -14), ha trionfato nella Race To Dubai, vale a dire l’ordine di merito che designa il miglior giocatore dell’European Tour.
Sul percorso del Jumeirah Golf Estates (par 72), nell’evento delle Rolex Series, giunto alla 12ª edizione, Renato Paratore, unico italiano in gara, si è invece classificato 60° con 293 colpi (75, 73, 70, 75: +5). 
Fitzpatrick, 26enne di Sheffield, ha ottenuto il sesto titolo sul circuito e il secondo nel torneo dopo quello nel 2016, prendendo il comando con una partenza velocissima (cinque birdie in sette buche) e poi gestendo il vantaggio e chiudendo in 68 (-4). Lo statunitense Patrick Reed, leader della Race prima della gara, ha ceduto nel finale terminando al terzo posto con 275 (-13), alla pari con il norvegese Viktor Hovland.
A due buche dalla fine Fitzpatrick ha cullato il sogno di poter diventare anche il numero uno d’Europa, poiché a Westwood, secondo alla pari con il connazionale Laurie Canter, i punti non bastavano per superarlo; Canter, però, alla buca 17 ha segnato un doppio bogey che lo ha relegato in quinta posizione con 276 colpi (-12), insieme al finlandese Sami Valimaki, permettendo così a Westwood di chiudere al secondo posto in solitudine e raccogliere i punti necessari per avere la meglio.
Il 47enne di Worksop ha concluso con 3.128 punti contro il 3.110 di Fitzpatrick e i 3.103 di Reed che ha mancato l’occasione di diventare il primo statunitense a far sua la Race. Per Westwood, invece, si è trattato del terzo successo dopo quelli del 2000 e 2009, a testimonianza di una notevole longevità agonistica per un campione che ha collezionato 25 titoli sull’European Tour, due sul PGA Tour e uno dei pochissimi capace di imporsi anche sugli altri più importanti circuiti mondiali (Japan Tour, Asian Tour, PGA of Australasia e Sunshine Tour).
Nella gara hanno concluso al decimo posto con 281 (-7) l’inglese Tommy Fleetwood, quarto nella Race (p. 2.182), e lo statunitense Collin Morikawa, numero sette mondiale e un major quest’anno (PGA Championship), quinto nella Race (p. 2.096). Non ha reso come forse ci si attendeva il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, 14° con 282 (-6), reduce da due vittorie di fila (Alfred Dunhill Championship e South African Open). Stesso score per il tedesco Martin Kaymer e 32ª piazza con 285 (-3) per l’inglese Danny Willett.
Renato Paratore ha girato in 75 (+3) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey, che nulla toglie a un’ottima stagione in cui ha ottenuto un titolo (British Masters), un secondo posto (Mauritius Open, dopo playoff), un settimo, numerosi buoni piazzamenti e la 21ª posizione nella Race To Dubai (p. 1.081). 

A Matthew Fitzpatrick è andato un assegno di tre milioni di dollari su un montepremi di otto milioni di dollari.

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