Molti non andranno in vacanza e i genitori che lavorano non sanno a chi affidare i figli: i circoli possono organizzare i CRE (Centri Ricreativi Estivi) e il mondo golfisti potrebbe trarre dei benefici sotto tutti i punti di vista (economici e immagine).

Il questo lungo periodo di convivenza con il Covid-19, il golf ci ha insegnato – e ha insegnato (soprattutto alla politica) – tantissime cose. Innanzitutto molti hanno scoperto che il golf è uno sport tra i più sicuri, uno sport da vivere in solitudine e all’aria aperta dove il tema dominante sono i grandi spazi verdi, cosa questa che nessuna altra disciplina può offrire. Come ultima analisi, aggiungiamo anche che i circoli sono tutti protetti con recinzioni, cosa questa che offre una sicurezza in più per i frequentatori di giovane età. I giovani, appunto, ragazzi che grazie al golf imparano l’onesta e l’educazione, anche se poi ci sono sempre le eccezioni, ma questo è un altro problema più riconducibile ad un modo di essere fuori dal campo e nella vita di tutti i giorni.
Fatta la premessa, mai come in questo momento ci sentiamo di dire che il golf, in un momento tanto triste, deve imparare a cavalcare l’onda iniziando a sbandierando ai quattro venti tutte le cose positive di uno sport che mai come in questo momento potrebbe veramente decollare. Chiaro, per farlo ci vuole la collaborazione di tutti, soprattutto dei circoli che sono il veicolo trainante del momento.
Scriviamo questo nel bel mezzo di un dibattito politico in cui da più parti si accusa il Governo di non avere fatto, o fatto poco, a favore delle famiglie e dei figli. La grande maggioranza di mamme e papà hanno ripreso a lavorare, molti dovranno rinunciare alle ferie ed ecco che allora si pone il grande problema di dove lasciare i figli nei mesi di giugno, luglio e agosto.
Quale migliore occasione per tutti i circoli italiani d lanciare una massiccia promozione su giornali locali e annunciare che anche il golf organizza i CRE (Centri Ricreativi Estivi)? Molti lo fanno già abbinando anche corsi d’inglese, giochi vari e piscina (dove c’è), ma in questo caso l’informazione dovrebbe essere capillare e rivolta non solo alle famiglie degli iscritti, ma anche agli esterni.
Già immaginiamo le facce poco convinte di alcuni soci, ma in questo momento qualsiasi azione per aiutare i circoli dovrebbe essere vista di buon occhio. Aprire gli spazi ai ragazzi in determinate ore delle giornata serve per la promozione del golf, per creare futuri giocatori e, cosa non secondaria, serve anche per le casse dei Club. Se poi qualcuno preferisce far finta di non sentire, prendiamo atto delle scelte che verranno fatte, ma poi che nessuno si lamenti se il futuro sarà grigio.