Nell’Acaya Open Dailies Total 1, il comasco ha superato di misura l’austriaco Timon Baltl. Terzo l’argentino Godoy, quarto Edoardo Raffaele Lipparelli.

“Sono felicissimo perché è capitato nel giorno del compleanno di mio padre, a cui dedico questa vittoria”.
Parole di Gregory Molteni vincitore con 202 colpi (69, 64, 69: -11) dell’Acaya Open Dailies Total 1, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, che si è disputato sul percorso dell’Acaya Golf Resort (par 71) a Vernole (LE).
Il 37enne comasco, professionista dal 2003 con una lunga carriera sui vari circuiti e al primo successo sull’Alps Tour, ha superato di misura, dopo un acceso duello, l’austriaco Timon Baltl (203, -10); terzo l’argentino Maximiliano Godoy (205, -8) e quarto Edoardo Raffaele Lipparelli  (207, -6). A dare lustro alla classifica finale dell’Italia ci hanno pensato anche Luca Cianchetti (sesto con 207, -6), Stefano Pitoni (nono con 208, -5), Federico Zucchetti e l’ottimo Gregorio Alibrandi, miglior dilettante, dodicesimi con 209 (-4).
Molteni, al comando dopo la seconda giornata, ha mantenuto sempre il controllo della situazione accusando un solo solo momento difficile, quando con un doppio bogey alla buca 11 ha rimesso in corsa Baltl e Godoy. L’azzurro ha però rimediato subito con due birdie, tenendo alle spalle l’austriaco: Godoy, dopo aver agganciato Molteni si è chiamato fuori sull’ultima buca con un triplo bogey. Per Molteni un parziale vincente di 69 (-2) con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey e un assegno di 5.800 euro, su un montepremi di 40.000 euro, per il primo titolo sull’Alps Tour.
Alla fine Molteni, figlio d’arte (il papà è il maestro Pietro) ha spiegato così le ultime battute della gara: “Un finale veramente complicato anche perché Baltl non ha mai ceduto, impegnandomi fino sull’ultima buca. Io ho effettuato degli ottimi colpi al green con i ferri, una delle parti migliori del mio gioco, che sono stati determinanti su un percorso di livello assoluto, che può ospitare tornei di qualsiasi tour per le sue ottime caratteristiche. Ultimamente ho cominciato a insegnare, mi sono distaccato un po’ dal mondo delle gare e questa probabilmente è stata la chiave del risultato, poiché sono rimasto sempre abbastanza rilassato, senza subire tensioni come accadeva in passato”.

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