L’azzurro si è imposto con uno score finale di 214 colpi (-5). Sul podio il duo ceco Plasek e Švub. La nazionale italiana domina il Nations’Trophy. Sul percorso del GC Biella Le Betulle in campo 144 partecipanti in rappresentanza di 17 nazioni.
Dominio azzurro nella 17esima edizione del Reply Italian International Under 16 – Championship Teodoro Soldati Trophy: nell’individuale il successo è andato a Paolo Perrino, mentre la nazionale italiana ha vinto la Nations’Trophy. La gara si è disputata sul percorso del Golf Club Biella Le Betulle dove sono scesi in campo 144 partecipanti in rappresentanza di 17 nazioni.
La giornata finale regala sempre emozioni e anche quest’anno si è rispettato il copione. Il livornese portacolori del Royal Park ha consegnato una carta finale di 214 (68 73 73, -5) capitalizzando il vantaggio conquistato nella primo round. Dopo un testa a testa durato 18 buche, Perrino ha superato di un solo colpo il ceco Stepan Plasek (71 71 73, 215, -4). Decisivo il passaggio tra la buca 15 (bogey con 3 putt di Perrino), 16 (palla in rough di Plasek che è costretto a “droppare” con penalità) e 17 (Plasek sbaglia un facile approccio al green per il secondo bogey consecutivo). Alla fine Perrino dimostrando di saper reggere meglio la pressione chiudeva il round finale con 3 birdie (buche 1, 7 e 11) e 3 bogey (5, 8 e 15), andando a iscrivere per la nona volta il nome di un italiano nell’albo d’oro del torneo.
“Sono super, super felice, è sicuramente la mia vittoria più importante – ha detto il sedicenne Paolo -. Momento decisivo della giornata? Tra il green della 15 dove ho fatto 3 putt e il tee della 16 dove Mikulas ha sbagliato il teeshot. Da essere in difficoltà io, in un attimo si è trovato lui sotto pressione, probabilmente si è innervosito e ha finito per commettere un errore anche nella buca successiva”.
A completare il podio della gara l’altro ceco Václav Švub (75 74 69, 218, -1) in rimonta con il miglior giro di giornata. A pari punteggio l’inglese Charlie Rusbridge (72 73 73, 218, -1), uno dei favoriti della vigilia. Al 5° posto con 219 (par) Gianpaolo Gagliardi (Olgiata) e lo svizzero svizzero Kai Notteboom (per lui 68 nel 2° round). In settima posizione con 221 (+2) i sudafricani Henru Walters e Dewan De Bruin, il ceco Mikulas Vojtesek, lo scozzese Kiron Gribble e Tommaso Rossi (Verona). Dodicesimo con 222 (+3) Giovanni Bernardi (Margara). Sedicesimi con 224 (+5) Simone Cavaliere (Montecchia) e Carlo Roman (Verona). Tra i diciassette italiani che hanno passato il taglio (fissato a +6) da segnalare anche le prove di Paolo De Gennaro (Olgiata) con 225 (+6), Raffaele Buletti (Olgiata) con 226 (+7), Simone Tonon (Royal Park) e Michael Roberto Salotti (Castelfalfi) con 227 (+8).
Come detto il Nations’Trophy (che è stato assegnato tenendo conto dei migliori 2 score su 3 dei primi due giri) è stato monopolizzato dalla nazionale azzurra. Al 1° posto Italia 2 con Paolo Perrino, Simone Cavaliere e Matteo Manini con 291, seguiti dai compagni di Italia 2 (Carlo Roman, Gianpaolo Gagliardi e Giovanni Bernardi) con 292. Appaiate al 3° posto Olanda 1 (Stijn Egging, Jip Kockmann e Youp Orsel) e Rep. Ceca 1 (Stepan Plasek e Marek Smerda) con 294.
Durante la cerimonia di premiazione, introdotta dalla Presidente del Club Paola Buratti, sono intervenute Chiara Soldati, sorella di Teodoro, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015, a cui è dedicata la manifestazione e Alice Cusinato (Reply) che ha sottolineato le affinità tra il golf e la loro società: “I valori su cui si fonda Reply sono dedizione, onestà, trasparenza e l’ambizione continua di migliorarsi, crediamo che queste qualità siano anche i pilastri del golf e li abbiamo ritrovati in questo torneo e in tutti i partecipanti”.
Storia
Il Campionato Internazionale Under 16, nato l’anno successivo agli Europei Amateur 2006 vinti a Le Betulle da Rory McIlroy, è tra le principali e più apprezzate manifestazioni a livello giovanile europeo e ha già visto in azione alcuni dei migliori talenti mondiali delle ultime generazioni. Tra i giocatori passati da Biella ed ormai stabilmente protagonisti nell’elitè dei Tour professionistici spicca il nome del norvegese Viktor Hovland (30° nel 2013 a Biella), che ha conquistato nel 2024 i 18 milioni di premio riservati al vincitore della FedEx Cup. Senza dimenticare l’inglese Matthew Fitzpatrick (15° a Biella nel 2010), che ha vinto nel 2022 la 122esima edizione dello US Open. Entrambi sono stati grandi protagonisti nel successo del “team Europe” a Roma della scorsa Ryder Cup. Tra i tanti con “passato biellese” si segnalano: Matteo Manassero (4 vittorie nello European Tour), Renato Paratore (2 vittoria nello European Tour), Guido Migliozzi (4 vittorie nello European Tour, l’ultima a giugno in Olanda), il sudafricano Haydn Porteous (2 vittorie nello European Tour), il belga Thomas Pieters (6 vittorie nello European Tour), l’irlandese Paul Dunne (1 vittoria nello European Tour), lo svedese Marcus Kinhult (1 vittoria nello European Tour), i sudafricani Zander Lombard, Brandon Stone (3 successi nello European Tour) e Thriston Lawrence (a segno nell’Omega European Masters 2022 a Crans Montana). Nel 2022 vinse l’azzurro Giovanni Binaghi che firmò l’ottava vittoria italiana nella manifestazione, mentre il campione uscente è lo svedese Enzo Persson.
Fonte Ufficio Stampa Reply – 17th Italian International Championship