Giovedì 5 maggio (ore 18:30) nello spazio Azimut in via Luigi Borghi 10 a Gallarate, verrà inaugurata la mostra dell’artista-golfista.

” Naturare” questo è il titolo della mostra che l’artista Giorgio Piccaia inaugura a Gallarate giovedì 5 maggio alle ore 18:30 nello spazio Azimut in via Luigi Borghi 10. Quest’anno partecipa anche al progetto “Postumano”, Reliquie in Viaggio in collaborazione con il Padiglione della Repubblica di San Marino, in occasione della 59a Biennale d’Arte di Venezia dove nel Palazzo della Fondazione Donà delle Rose si trova una sua installazione dal titolo “Io e Te/Il Rosario” e il quadro di Fibonacci del 2022.
NATURARE, LA MOSTRA
DIVENIRE: il progetto artistico di Giorgio Piccaia Naturare (dare vita) presentato nella Mostra a Gallarate presso Azimut, nasce da un suo pensiero libero, da un desiderio per un possibile ritorno alla natura delle origini, per una riscoperta dell’umanità e per un progredire in un mondo giusto e solido. 
IL PAPIRO ANTICO: Giorgio Piccaia, nei papiri di Siracusa, unisce la natura della regola aurea dipingendo con colori monocromatici simboli numerici indiani creando un caos che diventa cosmo su questo materiale organico antico.
LA NATURA NELLA SUA CONTEMPORANEITA’: la recente serie di quadri luminosi di plexiglas, la cui trasparenza e sovrapposizione di più pellicole, ricreano specchi armonici di numeri, un nesso tra spiritualità e materialità, un possibile algoritmo naturale verso un universo nuovo. 
IL GIOCO ENIGMATICO: le piccole sculture in plexiglas riciclato (scarti industriali) sono dipinte in un gioco numerico enigmatico naturale che riportano nella loro forma a un mondo sconosciuto di alieni, a un mondo dell’aldilà di un’altra dimensione postumana e sovraumana, un rituale iniziatico verso la luce, per riscoprire chi siamo e dove andremo.
ISPIRAZIONE: Una mostra di opere d’arte che rientra nel lavoro artistico di Giorgio Piccaia su Fibonacci nato nel 2018, quando l’artista conosce nel monastero di Santa Caterina sul Sinai Gregory Sinaite, un monaco greco-ortodosso. In un loro dialogo intorno al concetto di sezione aurea, il religioso richiama alla mente il matematico Pisano, fu proprio dopo questo incontro che nasce la ricerca di Piccaia e la volontà di voler rappresentare la sequenza di Fibonacci nelle sue opere. 
DAL SINAI AD AZIMUT: Giorgio Piccaia: “vuole credere che l’universo non possa che rispondere ad un disegno altro, e che può essere compreso sapendo unire la forza dei numeri (la sequenza di Fibonacci, proporzione divina) con la sensibilità dello spirito e dell’intelligenza della natura. Tutto è numero (Pitagora), essi sono nel processo di reminiscenza della forza vitale che molti chiamano anima”. Sarà la natura l’unico cliente?
BIOGRAFIA: Giorgio Piccaia, pittore e scultore, è nato nel 1955 a Ginevra, in Svizzera e vive e lavora in Piemonte ad Agrate Conturbia. È figlio d’arte, fin da piccolo ha frequentato gli ambienti artistici ginevrini prima e milanesi poi. L’incontro con John Cage nello storico concerto del ’77 al Teatro Lirico di Milano e nel 1978 con Jerzy Grotowski a Wroclaw nel Teatro Laboratorio hanno segnato la sua arte. Lo spoglio del non essenziale, imparato dai due maestri, caratterizzano ancora adesso l’arte di Piccaia. Nei primi anni ottanta ha frequentato Corrado Levi ad Architettura a Milano, incontro fondamentale che gli ha permesso, dopo il lavoro sul corpo con performance e happening di giungere alla pittura e alle arti visive. Nel 2018 con l’amico monaco Gregory Sinaite riscopre Leonardo Pisano detto Fibonacci, matematico dell’Alto Medioevo. Attualmente il suo progetto artistico è legato ai numeri della Sequenza di Fibonacci, che Piccaia dice “mi riporta alla semplicità della Natura e alla riscoperta della Felicità”.   

Le opere esposte presso l’ufficio di via Luigi Borghi, 10 a Gallarate saranno visibili fino al 10 giugno 2022. Per informazioni e maggiori dettagli relativi alla mostra su prenotazione contattare mobile: +39 340 8053084