L’azzurro si è imposto grazie a un birdie alla terza buca di spareggio con i francesi Daydou e Foret. Quarti Quintarelli e di Molteni.

Quattro giri con un rendimento costante (66, 68, 68, 68: -14) hanno permesso a Guido Migliozzi di vincere con 270 colpi l’Abruzzo Open by Lyoness, terz’ultimo torneo nel calendario dell’Alps Tour e in quello dell’Italian Pro Tour, disputato sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). Per aggiudicarsi il torneo, Migliozzi ha dovuto superare con un birdie alla terza buca di spareggio i francesi Alexandre Daydou (270 – 66, 72, 65, 67) e Julien Foret (71, 68, 64, 67) con i quali aveva concluso alla pari le 72 buche.
Alla fine l’Abruzzo Open by Lyoness è stato un trionfo azzurro, grazie al quarto posto di Niccolò Quintarelli e di Gregory Molteni che hanno chiuso con 271 colpi, stesso score del transalpino Antoine Rozner, dello scozzese Daniel Young e degli spagnoli David Borda e Adria Arnaus, premiato quale miglior dilettante. In buona posizione anche Joon Kim e Lorenzo Magini, dodicesimi con 275 (-9) e una nota di merito va anche agli amateur azzurri Jacopo Albertoni 16° (-8), Aron Zemmer, Andrea Romano e Giovanni Manzoni, 19.i con 278 (-6), Riccardo Bregoli e Pietro Bovari, in vetta dopo un turno, 24.i con 280 (-4) alla pari con Alberto Fisco e Mattia Miloro, e Kevin Latchayya ed Edoardo Schiavella, 30.i con 281 (-3). Complessivamente tra i 54 concorrenti che hanno superato il taglio dopo due giri vi erano 22 italiani dei quali nove dilettanti.

Il vincitore – Guido Migliozzi ha agganciato Daydou e Foret con un birdie sull’ultima buca, poi li ha sconfitti con un altro birdie alla terza di spareggio. “Ho avuto un inizio di stagione difficile, poi ho compreso dove avevo sbagliato durante l’inverno – ha detto Migliozzi -; strada facendo ho trovato i correttivi giusti e nelle ultime gare ho cambiato passo. Ho affrontato il playoff con tranquillità, sapendo che era importante mantenere il par e sfruttare un’eventuale occasione. Mi è capitata alla terza buca e non me la sono lasciata sfuggire. Inutile dire che sono contento, ma soprattutto mi sento molto carico e pronto per affrontare a breve lo Stage1 della Qualifying School dell’European Tour”.
Migliozzi, ventenne vicentino cresciuto al Golf della Montecchia, ha avuto un’ottima carriera da dilettante vincendo con la squadra azzurra il campionato europeo Boys a squadre (2014), numerosi titoli italiani e imponendosi in alcune importanti gare internazionali. Passato professionista a inizio anno, è sicuramente uno dei giovani più promettenti delle ultime leve, ricco di talento. Di buon auspicio che sia stato tra i protagonisti de “La Ryder Cup sul Monte Bianco”, secondo evento della “Road to Rome 2022”, la marcia di avvicinamento al grande appuntamento di Roma nel 2022.
Migliozzi, che per il primo titolo da pro ha ricevuto un assegno di 6.525 euro su un montepremi di 45.000 euro, ha siglato la quinta vittoria dei professionisti italiani in stagione dopo quelle nell’European Tour di Edoardo Molinari (Trophée Hassan II) e di Renato Paratore (Nordea Masters), nell’Alps Tour di Marco Crespi (Memorial G. Bordoni) e nel Mediterranean Tour di Leonardo Sbarigia (Dreamland Classic). Da rivelare anche i sette titoli internazionali raccolti dai dilettanti azzurri.

 

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